Cabina di regia del progetto OLTRE: un aiuto per persone e famiglie in una momentanea situazione di difficoltà socio-economica. Fondazione CR Firenze stanzia 400mila euro e coinvolge numerosi enti. Il servizio operativo dall’autunno 2023

Un aiuto per persone e famiglie in una momentanea situazione di difficoltà socio-economica: nasce la cabina di regia del progetto OLTRE (sopra il titolo: foto dei partecipanti alla conferenza stampa di presentazione).

Fondazione CR Firenze mette insieme i principali enti territoriali che operano in favore delle fasce più deboli della popolazione e stanzia 400mila euro per fornire sostegno economico, alimentare, sanitario e di orientamento lavorativo, attraverso azioni di ascolto e accompagnamento. Il servizio sarà operativo dall’autunno 2023

Prima la pandemia, poi la crisi economica e l’inflazione hanno provocato un aumento delle persone e delle famiglie che rischiano di ritrovarsi in un’improvvisa situazione di disagio socio-economico, numeri che purtroppo sono destinati a crescere. In questa cornice sociale, con l’intento di fornire aiuti concreti affinché questo non accada, nasce il progetto OLTRE, promosso da Fondazione CR Firenze che chiama a raccolta i soggetti del territorio che si occupano di solidarietà: Caritas Diocesana di Firenze, Banco Alimentare della Toscana, Coordinamento Misericordie dell’Area Fiorentina, Fondazione Solidarietà Caritas, Gruppo Volontariato Vincenziano, Comune di Firenze, Fondazione Il Cuore si Scioglie, Unicoop Firenze, e Università di Firenze. Una vera e propria Cabina di Regia che affronterà in concreto ogni caso ricevuto cercando risposte immediate ai bisogni espressi. 

  • Fondazione CR Firenze, oltre a farsi promotrice del progetto, ha previsto una risposta economica concreta ed immediata stanziando 400 mila euro di risorse che serviranno per fornire un sostegno economico, alimentare, sanitario e di orientamento lavorativo, attraverso azioni di ascolto e accompagnamento. 

Secondo gli ultimi dati presentati dall’Osservatorio Sociale Regionale nel VI Rapporto 2022 su Le povertà e l’inclusione sociale in Toscana, la nostra regione vive una situazione in bilico tra le spinte a risollevarsi (Pil, occupazione e reddito disponibile sono quasi tornati ai livelli pre-pandemici) e i nuovi problemi, quali l’erosione del potere di acquisto delle famiglie più povere causato dall’inflazione. Anche se la variazione del livello di povertà è rimasto contenuto, il tessuto sociale si è infragilito. Le famiglie toscane dichiarano oggi di avere maggiori difficoltà a sostenere, con il proprio reddito, le spese mensili familiari rispetto a quanto facevano nel 2021. La percezione della popolazione toscana è, quindi, quella di stare peggio. A confermare questo dato sono i risultati emersi dalla rilevazione sulla multidimensionalità della povertà che IRPET ha condotto nel 2022. Il 16% delle famiglie toscane dichiara di avere difficoltà a mangiare i giusti quantitativi di carne/pesce; il 21% non riesce a scaldare adeguatamente la propria abitazione a causa dei costi elevati delle materie prime; il 24% afferma di avere problemi nel pagare le spese mediche; il 47% di avere difficoltà a far fronte ad una spesa imprevista di 5.000€; il 28% non ha la possibilità di andare almeno una volta al mese a cinema/ristorante/teatro; ecc.

Da un lato crescono le problematiche e dall’altro la rete di sostegno sociale si infragilisce. Una dimensione spesso trascurata nelle analisi sulle povertà è, infatti, la possibilità di poter contare su una rete di sostegno in caso di necessità. Anche nell’ultimo report della Caritas Diocesana fiorentina emerge che coloro i quali si rivolgono all’insieme dei servizi della Caritas fiorentina non sono più solamente coloro che appartengono alla marginalità estrema e che fanno parte delle periferie esistenziali, ma sempre di più sono le “persone della porta accanto”, singoli e famiglie appartenenti alla “fascia grigia”, dotate di un set minimo di risorse come la casa e, spesso, il lavoro, ma che non riescono a far fronte alle spese ordinarie e che, con la pandemia, si sono infragilite. Dunque, una fascia di popolazione che ha bisogno di aiuti personalizzati per evitare di scivolare in un baratro dal quale è poi difficile riemergere. 

“In questo progetto la Fondazione ha avuto il grande merito di mettere insieme per la prima volta le maggiori associazioni che operano nel Terzo Settore – afferma Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze -. Un coinvolgimento non banale che permette di proporre una serie di azioni a potenziamento delle attività socio-assistenziali attualmente attive sul territorio, contribuendo a migliorare sia l’aspetto qualitativo che quantitativo degli assistiti. “Oltre” implementa le azioni con l’obiettivo di migliorare la coesione sociale e l’integrazione sul nostro territorio. Siamo al fianco delle tante famiglie che si trovano in questo momento in difficoltà a causa delle congiunture politico-economiche che siamo chiamati ad affrontare”. 

“Il valore principale di questo progetto Oltre è il fare rete – dichiara l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori – Più volte dai report sulle povertà che cura la nostra Caritas è emersa l’esigenza di creare una rete sul territorio, fare interventi sempre più raccordati, agire in maniera più coordinata, per andare oltre il tamponare l’urgenza, per una presa in carico integrata delle persone. Penso quindi che questo del ‘fare insieme’, grazie al prezioso sostegno della Fondazione CR Firenze, sia il modo migliore per prestare aiuto a chi si trova in un momento di difficoltà per i motivi più vari, come risulta dai nostri centri di ascolto, o dalle storie che raccolgono purtroppo ogni giorno i nostri sacerdoti. Sono problemi economici a volte non particolarmente gravi, ma che devono essere affrontati tempestivamente per evitare che la situazione peggiori e le persone sprofondino sempre più nella condizione di povertà, per poi non uscirne più. Il pacco alimentare, un contributo per l’affitto o una spesa medica, una parola e un’indicazione per il lavoro possono fare la differenza, ma soprattutto non fanno sentire soli e abbandonati i più fragili”.

“Questa cabina di regia è una dimostrazione concreta di come a Firenze si applica il principio di sussidiarietà – ha detto il Sindaco di Firenze, Dario Nardella – e di come è alta l’attenzione per quella fascia di popolazione che arriva alla fine del mese con difficoltà, spesso rinunciando a un’alimentazione varia ed equilibrata, che è alla base di una vita in salute, e a spese necessarie, come ad esempio quelle per le cure”. “La collaborazione tra le varie realtà cittadine, istituzionali e del Terzo settore, è un valore enorme per la nostra comunità – ha aggiunto il Sindaco -. La collaborazione tra soggetti pubblici e privati e il lavoro di rete permette in tutti i settori, e soprattutto in quello del welfare, di fare fronte al meglio ai bisogni delle persone, che sono al centro della nostra azione amministrativa. Grazie alla Fondazione CR Firenze che ancora una volta ha dimostrato di essere attenta e sensibile al tessuto sociale cittadino, permettendo la realizzazione di un progetto che promuove misure importanti e concrete che favoriscono, tra l’altro, il sostegno al reddito e l’accompagnamento al lavoro”.