Buon compleanno Amedeo! A Livorno si festeggiano i 134 anni della nascita di Modigliani. Nella casa di via Roma (il 12 luglio) e nel parco del Museo di storia naturale (il 13) con la mostra che scandalizzò Parigi

Correva l’anno 1884: il 12 luglio, a Livorno, nasceva Amedeo Modigliani, che diventerà uno dei più grandi artisti universali. Per l’occasione, la città natale lo ricorda “facendo festa” nella casa di via Roma, in pieno centro, dove il piccolo Dedo vide la luce Ma non solo, perché venerdì 13 luglio 2018 l’Associazione Franco Ferrucci ha organizzato al Museo di storia naturale del Mediterraneo (sempre in via Roma) una serata dedicata alla mostra che non ebbe mai luogo in quanto le autorità francesi definirono “oscene” alcune opere.

A seguire il dettaglio dei due appuntamenti.

IL COMPLEANNO DI AMEDEO, con Emanuele Barresi (che legge alcune lettere) e la torta

Giovedì 12 luglio, in occasione del 134mo “compleanno” di Amedeo Modigliani la casa natale del grande artistica, ubicata in via Roma 38, rimarrà aperta alle visite non solo nell’orario canonico della mattina dalle 10.00 alle 13.00, ma anche nel pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per info Amaranta Servizi: 3398560212.

casa modigliani

La “festa” , a cura di Amaranta Servizi e dell’Associazione Casa Natale Amedeo Modigliani, prevede visite guidate arricchite da eventi artistici. Emanuele Barresi, che la scorsa primavera ha utilizzato la casa come location teatrale per le Stanze di Amedeo (evento che ha riscosso un grande successo registrando sold out ad ogni rappresentazione) leggerà alcune lettere di Modigliani. Non mancheranno degustazioni, brindisi e l’immancabile torta di compleanno. Anche quest’anno sarà una festa in divenire, alla maniera delle feste che si svolgevano nei bistro di Parigi al tempo di Modigliani; chiunque potrà dare un proprio contributo: una poesia, una suonata al pianoforte, una bottiglia di vino. Un momento di condivisione per far rivivere le magiche stanze che hanno dato i natali a Dedo e lo hanno visto crescere e prendere consapevolezza del suo talento e delle sue passioni.

La casa natale Amedeo Modigliani conserva intatto il fascino delle case borghesi di metà ‘800, con i suoi vetri sottili, le persiane alla livornese, i bellissimi pavimenti in marmo o cementine decorate a motivi geometrici o floreali. Una pannellatura, ricca di documentazione fotografica allestita dall’Associazione casa natale Amedeo Modigliani, consente di ripercorrere la vita dell’artista, inserendola nel contesto storico livornese. Si scopre così che i Modigliani, pur essendo ebrei, potevano abitare in una zona residenziale della città, che i salotti di casa Modigliani erano meta della borghesia intellettuale dell’epoca, che Uberto Mondolfi, sindaco di Livorno dal 1920 al 1922 è cresciuto in queste stanze, tanto da essere definito da Eugenie il suo quinto figlio e tanti altri particolari che radicano Modigliani nella storia di Livorno.

“UNA MOSTRA CHE SCANDALIZZÒ” (a cura di Umberto Falchini e Maurizio Mini)

Nel maggio scorso un’opera di Amedeo Modigliani “Nu couché” (sur le coté gauche), quadro che raffigura un nudo femminile realizzato nel 1917 dall’artista livornese, è stato venduto dalla casa d’aste britannica Sotheby’s per la cifra record di 157,2 milioni di dollari. Il capolavoro non ha però infranto il world record di Modigliani stabilito nel 2015 a New York da Christiès con un altro nudo femminile sdraiato, il Nudo rosso (anche questo del 1917), aggiudicato all’epoca per 170,4 milioni di dollari a Liu Yiqian, magnate cinese appassionato d’arte e fondatore di due musei privati a Shangai, il Long Museum Pudonfg e il Long Museum West Bund.
I due dipinti hanno una particolarità comune: nel 1917, furono ritenuti dalle autorità francesi osceni e comportarono la chiusura, ancor prima dell’inaugurazione, di quella che doveva essere la prima personale di Amedeo Modigliani: trentadue i dipinti e altrettanti disegni esposti a Parigi nella Galleria di Berthe Weill, al numero 50 di rue Taitbout, IX arrondissement. La stessa Weill, annunciando quello che sarebbe stato il grande evento artistico di fine anno, disse: “Domenica si appendono i quadri e lunedì 3 dicembre 1917, vernissage, nudi sontuosi, figure angolose, deliziosi ritratti”.

depliant modigliani 1 dicembre luglio 2018 Copia di modigliani 1917 definitivo

Per ricordare quell’avvenimento l’Associazione Culturale Franco Ferrucci invita a partecipare, venerdì 13 luglio 2018, alle ore 21, al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno, via Roma, 234, a “Una mostra che scandalizzò”, evento curato da Umberto Falchini, studioso d’arte, e Maurizio Mini, giornalista.

Nel Parco dei Platani del Museo di storia naturale saranno esposte le riproduzioni delle opere che avrebbero dovuto far parte della mostra di Parigi e che nessuno allora vide; riproduzioni che saranno proiettate e commentate nel corso della presentazione, che intende far rivivere l’atmosfera di quei giorni e idealmente, virtualmente, far svolgere quella mostra che non poté avere luogo. Nel corso della serata gli attori Riccardo de Francesca e Eleonora Zacchi leggeranno alcuni brani tratti dalle memorie di Berthe Weill su ciò che successe fuori della Galleria, tra la stessa Weill e il solerte commissario di polizia che ordinò la chiusura della mostra.

In distribuzione anche una pubblicazione che è un contributo ‘mai stampato’ sulla mostra parigina di Amedeo Modigliani, un “piccolo vero catalogo” sulle vicende che ne comportarono la chiusura per oscenità e in cui sono riportati gran parte dei capolavori che sicuramente furono esposti nella Galleria di Berthe Weill.
Durante la serata OpenBar con consumazione a pagamento di sangria, frutta e gelato. Ingresso a donazione libera.

L’evento di venerdì 13 luglio è il primo di quattro incontri (che saranno programmati dopo l’estate) sulla “Pittura livornese: Modigliani, Fattori, Il Caffè Bardi e i Macchiaioli visti da Mario Borgiotti”, a cura dell’Associazione culturale “Franco Ferrucci”, condotti da Umberto Falchini, studioso d’arte.
Gli altri tre incontri avranno come tema:
“Il Branco del Caffè Bardi: un luogo d’arte”;
“Mario Borgiotti” una riflessione su una geniale mente per i Macchiaioli e la loro Arte;
“Un Taccuino inedito di Giovanni Fattori”.