Artigianato e Palazzo, memorie di Russia a Firenze: una raccolta fondi per restaurare il cimitero evangelico degli Allori, la Collezione Demidoff al Museo Stibbert e la chiesa della Natività e San Nicola Taumaturgo. Donazioni entro il 31 maggio

Segna il traguardo dei venticinque anni la Mostra Artigianato e Palazzo 2019 (Giardino Corsini Firenze 16-19 maggio), nata da un progetto di Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani con l’obiettivo di valorizzare, preservare, traghettare nel futuro, arti legate alle migliori tradizioni artigiane italiane e straniere. Ma non solo, creare un network tra coloro che portano avanti con passione il lavoro manuale, dando l’occasione di confrontarsi su capacità, conoscenze, risorse.

 “Il nostro impegno in questi anni è stato quello di porre al centro dell’attenzione due princìpi che riteniamo fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese: preservare antichi mestieri di ingegno tutto italiano; dare spazio al dialogo per costruire un ponte tra storia e innovazione”, affermano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani.b“Al contempo, la nostra ambizione è favorire l’incontro tra i Maestri artigiani e i tanti giovani di talento accompagnandoli a progettare il loro futuro, grazie al recupero e alla valorizzazione di tradizioni artigiane”.

0_Giardino Corsini dall’alto

In uno scenario unico, nel seicentesco giardino all’italiana Corsini disegnato da Gherardo Silvani, quest’anno la mostra porterà una nuova selezione di oltre 100 artigiani italiani e stranieri che arriveranno a Firenze, non solo per mostrare i loro prodotti, ma anche per dare prova della loro maestria lavorando dal vivo. E si metteranno a disposizione dei visitatori per raccontare i segreti di opere uniche di creatività.

IL PATRIMONIO CULTURALE FIORENTINO

Prosegue l’iniziativa di una “raccolta fondi a favore del patrimonio culturale fiorentino” rivolta a privati ed azienda che, nel 2018, ha riguardato la riapertura del Museo della Manifattura Richard Ginori di Doccia. 

 “Per la 25° edizione vogliamo rendere omaggio all’identità multiculturale e internazionale della nostra città con una sfida mecenatesca dove storia e modernità si fondono”, spiegano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani. 

La campagna “Artigianato e Palazzo: memorie di Russia a Firenze” sarà volta al recupero e alla conservazione di alcune straordinarie opere d’arte, testimoni del legame culturale tra Firenze e la comunità russa che, nel corso dell’800 fino ai primi del ‘900, ha arricchito la città di residenze, chiese ed importanti  collezioni. 

Per tutto il secolo poeti, artisti, letterati, ma anche aristocratici e religiosi arrivarono a Firenze portando con sé un bagaglio culturale e spirituale di idee e fermenti artistici, rappresentando per la città un elemento di stimolo e di confronto internazionale unico.

RACCOLTA FONDI  “Artigianato e Palazzo: memorie di Russia a Firenze”

Ripercorrendo le tracce lasciate dalla cosiddetta “colonia russa”, la campagna internazionale di raccolta fondi “Artigianato e Palazzo: memoria di Russia a Firenze” servirà a rinnovare i legami tra la comunità fiorentina e la Russia. Ma anche, come sempre, a promuovere la grande tradizione artigiana fiorentina ed i suoi nuovi protagonisti di talento. 

L’obiettivo è raggiungere oltre 308.000 euro per sostenere urgenti interventi di restauro e conservazione a favore dei capolavori della Collezione Demidoff conservati al Museo Stibbert; dell’Emiciclo del Cimitero Evangelico agli Allori; e per il completamento dei restauri della Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù e San Nicola Taumaturgo (le icone di S. Andrea e di S. Giovanni il Teologo, il portone in ferro di ingresso delle officine Michelucci, l’affresco dell’Annunciazione nel nartece).

russia

Partecipando alla campagna, i donatori diventeranno parte attiva della storia di Artigianato e Palazzo, ma anche di Firenze, poiché i loro nomi rimarranno iscritti in questi importanti luoghi della memoria, testimoni della storia fiorentina e dei profondi scambi culturali della Città con la comunità russa.

Gli organizzatori Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani hanno deciso di produrre alcune sculture del giovane artista fiorentino Riccardo Prosperi – aka “Simafra” – e le donazioni che si raccoglieranno per queste opere confluiranno nel progetto di raccolta fondi: dieci pezzi unici numerati, presentati in un apposito Catalogo, con un testo introduttivo di Natalia Parenko, direttrice della sede fiorentina dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo.

Nello specifico si tratterà di sculture di diametro variabile (indicativamente dai 25 ai 50 cm.) che trasformano l’idea della folkloristica matrioska russa in globi terrestri concentrici in cui le “ere geologiche” sono rappresentate da materiali realmente rintracciabili nelle miniere siberiane: oro, malachite, diamanti, carbon fossile, gas…

L’iniziativa “Artigianato e Palazzo: memorie di Russia a Firenze” è aperta a tutti, la si potrà sostenere con qualunque cifra. 

I sostenitori riceveranno diverse ricompense in base alla donazione effettuata: cocktail di anteprima della mostra Artigianato e Palazzo, incontri esclusivi, aperture di Palazzi privati storici fiorentini, visite guidate nei Musei della Città ed a luoghi di solito non accessibili, poltrone di platea al prossimo Maggio Musicale Fiorentino, cappelli di paglia eseguiti a mano dalle aziende del Consorzio il Cappello di Firenze ed ispirati ai grandi personaggi della letteratura russa,  sculture dell’artista Simafra e molto altro ancora. 

Tutti i dettagli per donazioni/ricompense su: www.artigianatoepalazzo.it/raccolta-fondi/

Le donazioni potranno essere versate fino al 31 maggio 2019 attraverso:

Bonifico Bancario:

ASSOCIAZIONE GIARDINO CORSINI

c/c n. 16968/00  Cassa di Risparmio di Firenze – Agenzia 8 / via il Prato, Firenze

IBAN: IT 25 P 06160 02808 000016968C00

SWIFT CRF IIT 3F XXX

Causale: MEMORIE DI RUSSIA A FIRENZE

PayPal https://www.paypal.me/ARTIGIANATOEPALAZZO

RESTAURO E CONSERVAZIONE

Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato ad urgenti interventi di restauro e conservazione a favore di:

  • L’EMICICLO DEL CIMITERO EVANGELICO AGLI ALLORI aperto il 26 febbraio 1878 al fine di custodire le spoglie dei defunti appartenenti alle comunità non cattoliche. Nato come cimitero protestante su progetto dell’architetto Giuseppe Boccini – lo stesso che ha realizzato con Michail Preobrazenskij la Chiesa Russa Ortodossa di Firenze – appartiene a sei Chiese evangeliche fiorentine, sebbene sin dalla sua fondazione abbia accolto defunti di tutte le religioni, compresi molti esponenti della comunità russa. Il cimitero monumentale raccoglie le spoglie di artisti, pittori e scultori, scrittori e collezionisti d’arte provenienti da tutto il mondo: Frederick Stibbert, Henry Percy Horne, Charles Loeser, Olga Basilewskij, Arnold Böcklin, Lysine de Pilar Pilhau Rucellai, Roberto Longhi, sir John Pope-Hennessy, sir Harold Acton, padre Vladimir Levickij, Nina Harkevič, Maria Olsufieva Michahelles, Thayaht, Anna Banti, Oriana Fallaci, Adriana Pincherle. (Firenze, via Senese 184). Preventivo per l’intervento totale di restauro e conservazione: 274.000 euro
  • I CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE DEMIDOFF CONSERVATI AL MUSEO STIBBERT  oggetti straordinari come il grande tavolo in malachite ornato di bronzi dorati, i camini in pietre dure e i candelieri acquistati da Frederick Stibbert dai Demidoff, i ricchissimi principi russi proprietari di miniere di malachite che vissero a lungo a Firenze, acquistando tra l’altro dai Savoia, nel 1872, la tenuta di Pratolino. (Firenze, via Federico Stibbert, 26). Preventivo per l’intervento totale di restauro e conservazione: 4.300 euro.
  • IL COMPLETAMENTO DEI RESTAURI DELLA CHIESA DELLA NATIVITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ E SAN NICOLA TAUMATURGO costruita tra il 1899 e il 1903 per volere della granduchessa Marija Nicolajevna, figlia dello zar Nicola I. Gli interventi riguarderanno in particolare le icone di S. Andrea e di S. Giovanni il Teologo, l’affresco dell’Annunciazione nel nartece e il portone in ferro d’ingresso, opera delle Officine Michelucci.Monumento unico in Europa, la Chiesa della Natività costituisce un prezioso e raro esempio di collaborazione tra alcuni dei migliori artisti e artigiani russi e italiani. Se infatti le pitture murali e le icone che adornano l’interno della Chiesa sono di artisti russi, alcuni lavori murari, gli intagli e le decorazioni in maiolica sono opera di maestranze italiane. Il pregevole portale a due battenti che conduce alla chiesa superiore è finemente lavorato in legno di noce, con storie dell’Antico Testamento ed è opera di uno degli intagliatori più celebri di metà Ottocento, Rinaldo Barbetti. Le maioliche della Manifattura Cantagalli decorano l’esterno della chiesa con le caratteristiche “squame” in maiolica policroma delle cupole e le alte fasce marcapiano sulla facciata principale. La struttura in ferro delle croci e l’elaborata cancellata che delimita l’area della costruzione, ornata da aquile imperiali e dal giglio fiorentino a sancire la collaborazione artistica russo-italiana, è opera invece delle Fonderie Michelucci di Pistoia. La Chiesa Ortodossa Russa rappresenta una delle più alte manifestazioni della presenza russa nel capoluogo toscano ed è un monumento storico, sottoposto alla tutela della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico della città di Firenze a cui compete l’Alta Sorveglianza e la Direzione Artistica dei lavori di restauro conservativo del complesso architettonico. (Firenze, via Leone X, 8). Preventivo per l’intervento totale di restauro e conservazione: 30.000 euro

I RUSSI A FIRENZE

L’arte, la società e il clima mite di Firenze e della Toscana fin dall’inizio dell’Ottocento esercitarono una forte attrattiva sulla comunità russa, che scelse questa città e questa terra non solo come mèta prediletta dei suoi viaggi, ma spesso per lunghi ricorrenti soggiorni o addirittura come propria stabile residenza. 

I Demidoff, splendidi anfitrioni della società fiorentina nella grandiosa villa di San Donato in Polverosa prima, in quella medicea di Pratolino poi come nelle sale di palazzo Serristori, destinarono grosse somme di danaro per finanziare grandi progetti di alcuni illustri monumenti fiorentini, come la facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e quella della Basilica di Santa Croce.  Firenze li ricambiò intitolando a loro la piazza affacciata sull’Arno dove fu collocato lo splendido monumento dello scultore neoclassico Lorenzo Bartolini (1777-1850), dedicato dai figli al padre principe Nicola Demidoff, ambasciatore a Firenze dello zar Alessandro I.

Personalità artistiche di primo piano come Fëdor Dostoevskij, Pëtr Il’ič Čajkovskij e Lev Tolstoj – che, dopo aver visitato la città in precedenza, pare si sia recato nel 1891 a Firenze per partecipare ad un convegno sulla possibilità di fondere in una le varie chiese cristiane – vi soggiornarono durante i loro viaggi per l’Europa. 

Lo stesso fecero tanti altri illustri immigrées: gli scrittori Boris Zajcev, Vasilij Rozanov, Aleksej Tolstoj, Michail Osorgin, i pittori Karl Brjullov, Ivan Ajvazovskij, l’architetto Vasilij Stasov, il poeta simbolista Aleksandr Blok, lo storico dell’arte Pavel Muratov. Mentre in anni più recenti, il poeta Iosif Brodskij ed il regista Andrej Tarkovskij hanno esaltato la città nelle loro opere. Una nutrita comunità di anarchici come Michail Bakunin – cugino di Sofia Besobrasoff, moglie di Angelo de Gubernatis – ed intellettuali esuli di ogni tempo – come il premio Nobel per la Pace Andrej Sacharov che ne ha ricevuto la “Cittadinanza Onoraria” nel 1989 – hanno trovato in Firenze un approdo ed un luogo di elezione.

In poesia Puškin Pëtr Vjazemskij compose nel 1834 una lirica intitolata Florencija che ha come incipit l’esordio della Canzone di Mignon di Goethe: [Conosci tu il paese. Là scorre l’Arno]. La lirica definisce Firenze la “favolosa città di Flora”.

Alcuni, come i conti Buturlin e i principi Demidoff, vi si fermarono per il resto della loro vita; molti altri si imparentarono con le più importanti famiglie dell’aristocrazia: Borghese, Corsini, Pandolfini, Pucci, Rucellai…

CATALOGO 

Il catalogo della XXV edizione di Artigianato e Palazzo su questo tema sarà arricchito dai contributi originali di:

Lucia Tonini, Università di Pisa

Michail Talalay, Accademia Russa delle Scienze di Mosca

Grazia Gobbi Sica, Presidente dell’Associazione Amici degli Allori

Enrico Colle, Soprintendente al Museo Stibbert

Anne Worontzoff, rappresentante laica della Chiesa Russa Ortodossa di Firenze

Natalia Parenko, direttrice Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, sede di Firenze

 “Artigianato e Palazzo: memorie di Russia a Firenze” è sostenuta da Fondazione CR Firenze, Giusto Manetti Battiloro, The Nando and Elsa Peretti Foundation, Savio Firmino, Richard Ginori, Fondazione Ferragamo, Banca CR Firenze, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in collaborazione con Starhotels, Desinare, Riccardo Barthel, Life Beyond Tourism, Maggio Musicale Fiorentino, Destination Florence Convention & Visitors Bureau, Alitalia, Amanda Tours e Source Self-Made Design.