Arte e psichiatria, capolavori re-interpretati e raccontati da dodici fotografie che ritraggono alcuni assistiti di una struttura residenziale psichiatrica della Fondazione Casa Cardinale Maffi che “vestono”capolavori da Leonardo a Caravaggio, da Magritte a Munch, accompagnati da podcast che narrano le loro storie. Mostra al Palazzo Blu di Pisa fino al 9 ottobre

Capolavori re-interpretati e raccontati Dal 30 settembre al 9 ottobre 2022 la Fondazione Palazzo Blu di Pisa ospita la mostra “Capolavori re-interpretati e raccontati”. L’esposizione è il risultato di alcune attività educative svolte all’interno di una Struttura Residenziale Psichiatrica della Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus. Dodici fotografie ritraggono alcuni assistiti della residenza mentre interpretano alcuni capolavori dell’arte mondiale. La visione delle immagini assume originalità e profondità grazie all’ascolto di dodici podcast che raccontano le storie personali dei protagonisti, in un dialogo con l’arte e i temi universali ad essa connessi.

L’idea nasce durante il lockdown del 2020 quando Valentina Guastini e Marta Chiavistelli, educatrici della Struttura Residenziale Psichiatrica di Fivizzano della Fondazione Maffi – che nel 2022 celebra 75 anni di attività – coinvolgono alcuni assistiti della Residenza in un progetto di reinterpretazione fotografica di famose opere d’arte. Ne nascono dodici fotografie, stampate in grande formato, che reinterpretano altrettanti capolavori dell’arte mondiale: da Magritte a Leonardo da Vinci, passando da Jan Vermeer, Grant Wood, Caravaggio, Frida Kahlo, Jan Van Eyck, Edvard Munch e Paul Gauguin. Accanto ad ogni scatto, nella didascalia, insieme ad alcune informazioni sull’opera d’arte e sulla re-interpretazione fotografica, si aggiunge un QR code che indirizza all’audio con le storie degli interpreti. L’arte da un lato e la narrazione dall’altro, così come sono state interpretate, diventano strumenti di riflessione e di analisi del vissuto personale, con un obiettivo ambizioso: sfidare i pregiudizi e offrire una nuova visione della malattia psichiatrica. Lo stigma si combatte anche così, permettendo alle persone con disabilità psichica di esprimersi, di raccontarsi, sia con le immagini che con le parole. Iniziative di questo tipo, che non a caso trovano ospitalità nei luoghi eccellenti della cultura come Palazzo Blu, mettono in luce l’approccio della Fondazione Maffi: valorizzare le persone fragili e promuovere la loro immagine nella società, insieme alla professionalità dei suoi operatori. La mostra è interessante e originale di per sé, anche in chiave puramente estetica. L’inaugurazione della mostra è stata accompagnata dalla lectio magistralis della professoressa Liliana dell’Osso su ‘Arte e psichiatria. Il caso di Edvard Munch’.

L’ingresso all’esposizione, che è collocata nella sala della biblioteca (a piano terra) è gratuito. L’orario di visita è dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 19, sabato e domenica, dalle 10 alle 20. Per info palazzoblu.it