Antonio Rezza e “Io” al Teatro delle Arti di Lastra a Signa. Studio Krypton: un trittico di danza al Tenax Theatre

******REZZA E LA FUSIONE TRA DRAMMATURGIA E FORMA VISIVA

Unica data toscana della stagione, Antonio Rezza approda giovedì 8 novembre 2018 al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze ore 21) con lo spettacolo “Io”, uno dei cavalli di battaglia dell’attore/regista/scrittore, scritto insieme a Flavia Maestrelli. Le maschere crudeli di Antonio Rezza svelano un “Io” drammaticamente (e comicamente) contemporaneo che, nella fusione totale tra drammaturgia e forma visiva, si mostra in tutta la sua aggressiva fragilità.

IO rezza mastrella pic

Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. Io cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro. Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare.

Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato.

Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui.

E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita.

Infine la catastrofe: Io si ridimensiona…

L’allestimento scenico si avvale dei quadri di scena. Le scene sono coinvolte completamente nell’azione drammaturgica, la scultura è di metallo sottile, sostiene i teli che, disposti in vari piani, risentono del movimento del corpo… Tutto barcolla.

Il colore dei quadri si espande, il metallo si insinua nella stoffa, i cambiamenti di scena frequenti rinnovano in continuazione l’andatura cromatica. Il giallo, il rosso, il blu di vari tessuti e intensità rispondono in modo diverso alla luce che ne esalta inoltre le diversità della trama.

I verdi in velo, i bianchi di seta, rete o traforati, compatti o trasparenti coprono il corpo rivelandone i contorni; i quadri mutanti hanno vita breve e vengono abbandonati in terra formando macchie colorate sparse in un mondo buio. La simmetria non esiste, le forme giocano in verticale, i personaggi siano essi solitari o raggruppati, risultano sempre simpatici e vittime di un’agglomerazione.

Flavia Mastrella, Antonio Rezza sono stati premiati con il Leone d’oro alla carriera all’ultima Biennale di Venezia.

Biglietti 15/13/8 euro, riduzioni per per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop Lastra a Signa.

Presso la biglietteria del Teatro delle Arti sono ancora disponibili formule diverse di abbonamento alla stagione 2018/2019, da 35 a 170 euro.

La stagione 2018/2019 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa, Teatro Popolare d’Arte e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze.

SERVIZIO NAVETTA – Su prenotazione è disponibile un servizio navetta dal capolinea Villa Costanza della tramvia, a Scandicci, e ritorno.

Aperitivo teatrale
Dalle ore 20 buffet + drink a 6 euro (si consiglia la prenotazione, tel. 055 8720058 – 331 9002510).

******TEATRO STUDIO KRYPTON, TRITTICO DI DANZA SU PALCO DEL TENAX THEATRE

Riprende giovedì 8 novembre 2018 alle ore 21,30 il programma di Teatro Studio Krypton che come secondo appuntamento propone sul palco del Tenax Theatre un trittico di danza composto da coreografie di giovani autori: Camilla Monga, Siro Guglielmi e Olimpia Fortuni per la serata progetto Anticorpi eXpLo-tracce di giovane danza realizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo.

Camilla-Monga-Quartetto-per-oggetti

Quartetto per oggetti (foto a lato) si intitola il primo lavoro in scena con concept e coreografia di Camilla Monga che si avvale di una collaborazione coreografica del toscano Jacopo Jenna.La live music è di Luca Lska, mentre i danzatori sono Camilla Monga, Pieradolfo Ciulli, Maya Oliva e Stefano Roveda. Il quartetto rielabora l’idea compositiva di Edgard Varese in Ionisation mediante l’utilizzo di oggetti che divengono lo strumento di base per definire una serie di possibilità fisiche.vUna molla di plastica arancione, un piumino elettrostatico verde, una paletta ammazza-mosche rossa, una pompa per gonfiare le ruote della bicicletta, una mazza e una palla da baseball, un imbuto blu, un mattarello, un campanello azzurro, una ruota, un cuscino, uno sturalavandini, un barattolo che muggisce: 13 elementi in continuo dialogo tra loro e con i quattro interpreti. Le loro funzioni determinano azioni e traiettorie imprevedibili che servono come base per l’espansione e la variazione del ritmo. Il risultato è un’intensa visione parossistica che raggiunge un caos illusorio e una logica surreale.

«C’è un’idea, l’origine della struttura interna; quest’ultima cresce, si sfalda secondo svariate forme e gruppi sonori in continua metamorfosi, a velocità e direzioni diverse, a dipendere dall’attrazione o dalla repulsione di varie forze. La forma dell’opera è conseguenza di queste interazioni. Le forme musicali possibili sono innumerevoli» (Edgard Varese). Durata 20’

Segue P!nk elephant, coreografia e performance di Siro Guglielmi, con musica Alessio Zini, costumi di Cristiano de Palo e video di Roberto Cinconze. “P!nk elephant ” è la danza compiuta attorno all’oggetto amato, al fine della sua ricerca e del suo desiderio. Desiderare è ciò che unifica l’individuo, che lo orienta, lo attrae e ne determina lo sguardo. Sapere ciò che si desidera traccia la direzione da seguire, è energia che spinge l’uomo ad un cammino, è il motore del nostro movimento. Occorre ricostituire un tempo del/per il desiderio? Un tempo per mettersi in gioco, progettare e sperimentarsi, accamparsi e viaggiare, esporsi ed imporsi?
Quanto siamo potenti?

“La mia ricerca – dichiara Siro Guglielmi – è partita dal concetto di desiderio e dalla sua ambivalenza tra presenza e assenza, esplorando intimità, passione, amore per se stessi, per la vita, per una persona, che passano attraverso gesti e movimenti. P!nk elephant è il mio primissimo lavoro e non è mai stato rappresentato prima. Nasce principalmente dal mio desiderio del nuovo e di volare verso altre destinazioni, dall’attesa di rivivere presto vecchie e piacevoli sensazioni, dal tentativo di guardare le stelle con attenzione per trovare la giusta rotta, dalla volontà di mettermi alla prova e allo stesso tempo di raccontare ciò che sto vivendo e che sono la momento”. Durata 15’

Chiude la serata Fray un assolo ideato da Olimpia Fortuni e danzato da Pieradolfo Ciulli.Le musiche sono di Luca Scapellato,il costume e scenografia creazioni della stessa coreografa.
Tutto è nato per andare sempre più veloce, è il ritmo del caos. Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle dell’esistenza diventano sempre più microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro che una parte piccolissima del ripetersi di un disegno dell’esistenza di grandezze inimmaginabili.
Delicati e fragili quanto un bicchiere di cristallo che, prima o poi, cadrà e si romperà in mille pezzi, poiché è l’inevitabile direzione della vita che tende alla disgregazione e alla frammentazione. “Fray”-dice Olimpia Fortuni- è una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. Un cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente saremo, per ricordarci quanto non sia scontato essere qui, ora. L’influenza dei nostri tempi trasforma la decomposizione in altro ordine e il caos non solo si espande verso il fuori ma dall’interno implode. La pesca che compriamo al supermercato marcisce dentro, mentre fuori la pelle rimane accattivante e desiderosa di essere assaggiata. Noi, nel nostro degrado globale e individuale, seguiamo lo stesso processo fisicamente, spiritualmente, socialmente, culturalmente. Così non solo la vita, ma anche la morte è diventata ambigua e, se esteticamente possiamo godere di tutti i formulati di bellezza e onnipotenza, dentro non possiamo fermare il nostro eterno viaggio verso il caos.
La potenza e la bellezza della vita sfugge inconsapevole come la meraviglia di un corpo danzante nel suo viaggio dentro e fuori di sé.Durata 15’

Inizio spettacoli ore 21,30
costo biglietto unico 5 euro
Info Teatro Studio Krypton 055 2345443
www.teatrostudiokrypton.it