Alla Pergola (Saloncino Paolo Poli) Fabrizio Bentivoglio va alla ricerca dell’Italia di oggi con le parole di Ennio Flaiano. Dal 22 al 27 novembre arriva “Lettura clandestina” (con il contrabbasso di Ferruccio Spinetti). La programmazione dell’ex Cinema Goldoni e del Teatro di Rifredi

Nel Saloncino ‘Paolo Poli’ del Teatro della Pergola un viaggio con Fabrizio Bentivoglio alla ricerca dell’Italia d’oggi con le parole di Ennio Flaiano: perché ci sono molti modi di arrivare, e il migliore è quello di non partire.

Fabrizio Bentivoglio e, insieme econdo piano, Ferruccio Spinetti (Le foto che accompagnano il posto sono di ©_ANGELO_TRANI)

Da martedì 22 a domenica 27 novembre arriva Lettura clandestina che restituisce alcuni estratti da La solitudine del satiro, raccolta postuma di articoli di giornali, scritti personali, appunti di vita ironici, profondi, provocatori e commoventi, selezionati e letti da Bentivoglio, con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti.

Il progetto nasce da un’idea di Fabrizio Bentivoglio, che così lo spiega: «La lettura è “clandestina” così come lo è stato, in fondo, Flaiano stesso, che finché è stato sulla nave insieme a noi, nessuno sembrava notarlo. Ci si è accorti di lui soltanto quando è sceso». Per questo spettacolo ha concretizzato un lungo lavoro di ricerca «per cercare un nesso, un filo, una storia dell’anima dell’Italia – prosegue Bentivoglio – da proporre allo spettatore e invitarlo alle proprie riflessioni».

Una storia dell’anima intrecciata alla storia dell’Italia, che sembra presentare oggi come negli anni dai ’50 ai ’60 gli stessi tortuosi interrogativi, le stesse ambiguità, gli stessi nodi che la lettura di Fabrizio Bentivoglio, con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti, tenta di sciogliere, come dichiara lo stesso Bentivoglio: «La proposta di leggere La solitudine del satiro non è altro che l’invito a condividerne le sfumature più preziose, sia in termini poetici, sia di scandaglio del nostro animo; dimostrando che le parole di questo “moralista laico in grado di travestirsi da gran frivolo per far intendere le cose più serie”, come lo pennellò Arbasino, a distanza di più di cinquant’anni da quando sono state scritte ancora oggi ci parlano e non solo: ci dicono cose che ancora ai nostri giorni, pochi sono riusciti a dirci con una simile chiarezza.»

Un reading teatrale musicale, prodotto da AidaStudio Produzioni, in collaborazione con Bubba Music, per raccontare e tramandare la figura di un intellettuale che, come pochi altri, ha saputo raccontare l’Italia per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è.

 

22 – 27 novembre | Teatro della Pergola – Saloncino ‘Paolo Poli’

(martedì, mercoledì, venerdì, sabato, ore 21; giovedì, ore 19, domenica, ore 16)

Fabrizio Bentivoglio in

LETTURA CLANDESTINA

La solitudine del satiro di Ennio Flaiano

ideazione a cura di Fabrizio Bentivoglio

con Ferruccio Spinetti contrabbasso

produzione AidaStudio Produzioni

in collaborazione con Bubba Music

coordinamento artistico e distribuzione a cura di Elena Marazzita

 Durata: 1h, atto unico.

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Appuntamenti negli altri luoghi del Teatro della Toscana

 

24 > 27 novembre 2022 | EX_CInema_Goldoni

nell’ambito del progetto “Otto pezzi unici”

RABBIA

di e Lorenzo Antolini

Otto pezzi unici è il progetto che porta in scena nell’Ex Cinema Goldoni otto testi scritti dagli allievi diplomati de l’Oltrarno. Otto momenti di sperimentazione e confronto con il pubblico, otto occasioni per scoprire da vicino il lavoro della scuola diretta da Pierfrancesco Favino. «Rabbia è una piccola storia. Una di quelle – spiega Lorenzo Antolini – che senti ogni tanto, per caso. La storia di un uomo e del suo mondo. Un tentativo di riconoscersi e magari fare pace con sé stessi. Rabbia è ricerca di un linguaggio per comunicare con gli altri. La voglia di trovare ciò che è in quello che sembra. Rabbia è imperfezione e fallimento di un uomo, forse di tutti.»

 

25 > 27 novembre | Teatro di Rifredi

MANICOMIC

uno spettacolo della Rimbamband

Quando l’esperienza e la sensibilità di un artista come Gioele Dix incontra l’esuberanza della Rimbamband e il suo originale linguaggio artistico, la miscela non può che essere esplosiva. E quindi eccoli… Sono una band. Suonano e sono più o meno consapevoli di essere tutti “affetti” da numerose “patologie mentali”: Manicomic è una sorta di Qualcuno volò sul nido del cuculo in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività. Perché non può esserci arte senza follia e… da vicino, nessuno è normale.