Al Teatro Verdi di Pisa una stagione tutta da scoprire fra titoli popolari (come Bohème), il Rossini del “Mosè in Egitto”, la “Beggar’s Opera” di John Gay, “Edipo Re” e “La vox humaine”

Un Teatro, il Verdi di Pisa, che ha chiuso il bilancio in attivo (+ 3.535 euro), dotato di uno staff che lavora con dedizione e passione, forte del sostegno del proprio pubblico (un pubblico in costante aumento, grazie al quale il Teatro copre il 20% dei costi delle proprie attività), capace di valorizzare le eccellenze cittadine, attento ai più giovani con l’intenso impegno nel campo della formazione… È sottolineando questi dati che il presidente della Fondazione Teatro di Pisa Giuseppe Toscano, non senza una punta di commozione, ha introdotto la consueta iniziativa estiva di presentazione delle nuove stagioni in programma da ottobre in avanti, presente anche il nuovo sindaco pisano, Michele Conti (nella foto sotto, il pubblico durante la presentazione al teatro Verdi).

il pubblico

A seguire il programma della STAGIONE LIRICA.

Una stagione lirica articolata, particolare, non priva di ‘spruzzate di peperoncino’. Così Stefano Vizioli ha definito la sua seconda stagione, ricordando anche che anche quest’anno proseguirà la politica delle prove aperte alla città per far cogliere il lavoro del teatro nella sua fattività, così come continueranno il fecondo lavoro propedeutico con le scuole, le presentazioni-aperitivo e gli incontri su libri a tema musicale.

BEGGAR’S OPERA, 20 e 21 ottobre 2018 /A inaugurare la stagione (20 e 21 ottobre 2018) sarà la “Beggar’s Opera” di John Gay, nella coproduzione internazionale capitanata dal Théâtre des Bouffes du Nord firmata dal regista canadese Robert Carsen, con un ensemble musicale d’eccellenza quale Les Arts Florissants; opera di notevole vis polemica e forza sociale, che fu per altro alla base de “L’opera da tre soldi” di Brecht/Weill, la “Beggar’s Opera” vede oggi un nutrito cast di attori, cantanti e ballerini con cui sta girando il mondo; in Italia, dopo le recite al Festival dei Due Mondi di Spoleto, approderà poi solo a Pisa e, a seguire, a Novara.

MOSÈ IN EGITTO, 9 e 11 novembre 2018 / Il 2018, poi, come ben si sa, è il centocinquantenario della morte di Rossini, così, se la stagione scorsa si chiuse a marzo con il Rossini luminoso de “L’Italiana in Algeri”, ora si guarda ad uno dei suoi capolavori seri, a 200 anni esatti dalla sua creazione: “Mosè in Egitto”, anche qui un’opera di grandi istanze drammatiche che riverberano sul nostro oggi, fra conflitti di popoli e conflitti religiosi. In scena il 9 e 11 novembre 2018, “Mosè in Egitto” – nuovo allestimento del Teatro di Pisa; coproduzione Teatro di Pisa, Teatro Coccia di Novara e Fondazione Haydn di Bolzano – vede sul podio il M° Francesco Pasqualetti;  la regia è di Lorenzo Maria Mucci, scene e costumi sono dello scultore Josè Yaque e saranno realizzati da Officina SCART® di Waste Recycling, la società toscana del Gruppo Herambiente specializzata nel trattamento e riciclo dei rifiuti industriali, una scelta di impegno civile, questa, da parte del teatro per testimoniare come anche dagli scarti possa nascere il bello; attorno alla figura di Mosè nella Bibbia, nella musica e nell’arte, è in previsione un convegno che verrà realizzato in rapporto con l’Arcivescovato di Pisa.

LA VEDOVA INGEGNOSA E IL MAESTRO DI MUSICA, 9 dicembre 2018 / Vira verso il divertimento il terzo titolo della stagione, un dittico buffo che omaggia la Scuola Napoletana del ‘700 proponendo insieme “La vedova ingegnosa” di Giuseppe Sellitti e “Il Maestro di Musica”, noto pastiche tratto dall’Orazio di Pietro Auletta con arie di Pergolesi e di altri autori a lui contemporanei. Frutto dello stretto rapporto che unisce il Teatro di Pisa ad AuserMusici, il dittico – in scena il 9 dicembre – sarà diretto dal M° Carlo Ipata, la regia è di Marco Castagnoli; le scene di Alejandro Contreras si intrecceranno con le illustrazioni appositamente ideate da Imaginarium Creative Studio, il giovane team versiliese che, nato nel mondo dell’opera (da due anni, sono fra l’altro a loro cura i video e le immagini delle stagioni liriche per i social del Teatro di Pisa), ha recentemente trionfato con Max Gazzè curando grafiche e videoclip del suo nuovo disco e del relativo tour.

LUCIA DI LAMMERMOOR, 18 e 20 gennaio 2019 / Nei primi mesi del 2019 spicca in cartellone  la donizettiana “Lucia di Lammermoor”, a tutt’oggi considerata il melodramma romantico per eccellenza, che sarà in scena il 18 e 20 gennaio 2019 nel nuovo allestimento del Teatro di Pisa in coproduzione con Opéra Nice Côte d’Azur e con il Teatro del Giglio di Lucca, per la regia di Stefano Vizioli e la direzione del M° Michael Güttler.

LA BOHÈME, 16 e 17 febbraio 2019 / “La Bohème”, uno dei capolavori pucciniani più intrisi di giovinezza sarà invece in scena il 16 e 17 febbraio 2019, Bohème segna il ritorno di quel progetto LTL Opera Studio, che negli anni ha visto esordire giovani talenti poi cresciuti in brillanti carriere internazionali, e vede convergere ben cinque realtà toscane: oltre ai Teatri di Livorno (qui capofila), Pisa e Lucca, anche il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (suoi allestimento, scene e costumi, nell’ambito del protocollo d’intesa “Opera nella Regione Toscana”) e la Scuola di Musica di Fiesole; dirigerà una delle più prestigiose bacchette femminili italiane, Gianna Fratta, regia di Bruno Ravella.

EDIPO RE E LA VOIX HUMAINE, 1° e 3 marzo 2019 / A chiudere la stagione, infine, sarà un dittico molto particolare che vedrà insieme “Edipo re” di Ruggero Leoncavallo e “La voix humaine” di Francis Poulenc (1° e 3 marzo 2019). Con il primo titolo si rende omaggio al centenario della morte di Leoncavallo proponendone la sua ultima opera, e insieme viene così ricordato Titta Ruffo visto che L’Edipo Re è il tipico esempio di opera scritta a misura di interprete, in questo caso per uno straordinario cantante-attore com’era appunto il celeberrimo baritono pisano; “La voix humaine” arriva a Pisa nell’allestimento del Teatro Comunale di Bologna firmato da Emma Dante (nella foto una scena durante la rappresentazione bolognese della primavera 2017, ph. Rocco Casaluci), protagonista Anna Caterina Antonacci; anche attorno a quest’opera che è stato appannaggio di grandi cantanti-attrici, da Magda Olivero a Jessie Norman, da Renata Scotto a Gwineth Jones e che ha visto nella cinematografia brillare stelle come Ingrid Bergman, Sophia Loren e soprattutto Anna Magnani, il Verdi sta pensando a percorsi collaterali ad hoc. A dirigere il dittico sarà il M° Daniele Agiman.