
Al Teatro del Giglio di Lucca una serata con Farnocchia, La Colla, Cecconi e la grande musica di Puccini. Leoncavallo, Mascagni e Giordano. Per i cinquant’anni del Museo di Celle dei Puccini. La recensione di Fulvio Venturi
di FULVIO VENTURI
Serata di forte impatto emotivo al Giglio di Lucca in occasione dei Cinquanta anni del Museo di Celle dei Puccini. Sono state eseguite pagine del grande musicista lucchese e di musicisti a lui coevi, come Leoncavallo, Mascagni e Giordano. Sul filo della memoria e della gratitudine, organizzatrice della serata è stata l’Associazione Lucchesi nel Mondo, alla quale si è affiancata la Città di Lucca e la Puccini Celebration. (Sopra il titolo: Serena Farnocchia con La Colla (a sinistra) e Cecconi mentre ringraziano il pubblico del Teatro del Giglio).
Serata anche fortemente connotata dalla presenza dell’Orchestra del Conservatorio di Lucca che ha suonato sotto la guida del Maestro GianPaolo Mazzoli che di tale istituzione è direttore e in passato a più riprese lo è stato.
Tre cantanti di fama internazionale, il soprano Serena Farnocchia, il tenore Stefano La Colla ed il baritono Devid Cecconi, hanno cantato arie da Pagliacci (“Si può, Si può?”, Cecconi), Manon Lescaut (“Donna non vidi mai”, La Colla; “In quelle trine morbide”, Farnocchia), Tosca (“Vissi d’Arte”, Farnocchia; “E lucevan le stelle”, La Colla), Madama Butterfly (“Viene la sera”, Farnocchia e La Colla), Gianni Schicchi (“Ah! Vittoria, vittoria”, Cecconi; “O mio babbino caro”, Farnocchia), Turandot (“Nessun dorma”, La Colla) e l’orchestra ha eseguito gli splendidi intermezzi di Manon Lescaut e di Cavalleria rusticana.
A chi scrive il calore e la distinzione delle diverse esecuzioni musicali ha fatto tornare alla memoria un’analoga manifestazione di cinquanta anni fa quando, ancora nel nome di Puccini e dei Lucchesi nel Mondo, al Giglio, Raina Kabaivanska e Carlo Bergonzi, sotto la direzione del Maestro Maurizio Arena, eseguirono pagine da Manon Lescaut e Tosca.
Vivien Hewitt, direttrice artistica del Museo di Celle dei Puccini, ha condotto la serata con simpatia, competenza ed un pizzico di giusta commozione.
Grande entusiasmo finale.