A Firenze per tre giorni (dal 29 aprile al 1° maggio) il XXXVII Meeting dei Planetari italiani. 120 strutture per 400mila visitatori all’anno. Ci sarà anche un ricordo di Margherita Hack che nel 2022 avrebbe compiuto 100 anni
Dal 29 aprile al 1° maggio 2022 si terrà, alla Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, il XXXVII Meeting dei Planetari italiani. Il convegno annuale è la principale occasione di incontro della comunità dei Planetari italiani, che sono oltre 120 e ospitano ogni anno, complessivamente, circa 400.000 visitatori.
All’incontro non parteciperanno soltanto gli operatori delle strutture, ma anche insegnanti, astrofili e appassionati delle scienze del cielo e di didattica e divulgazione della scienza.
L’incontro si articolerà in tre giornate. Nel pre-meeting del pomeriggio di venerdì 29 si svolgerà un workshop sull’utilizzo di un software 3D per la realizzazione di animazioni e video da proiettare nei Planetari. In alternativa, è previsto “Alla scoperta di Firenze con occhi da astronomo”, un tour tra alcuni dei luoghi di interesse astronomico della città guidato da Alessandra Zanazzi, dell’INAF – Osservatorio astrofisico di Arcetri.
Gli interventi inizieranno invece sabato mattina, preceduti dal benvenuto rivolto ai partecipanti da parte di Maria Sofia Randich, direttrice dell’INAF – Osservatorio astrofisico di Arcetri, di Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, e di Donatella Lippi, presidente della Fondazione Scienza e Tecnica.
Tra i talk previsti: un ricordo di Margherita Hack, che nacque, studiò e lavorò a Firenze e della quale tra poche settimane si celebreranno i 100 anni dalla nascita; le novità da alcune strutture, come quella di Amelia (TR) ospitata in un convento che ha origini nel XIV secolo; le possibili collaborazioni per i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento); un museo sulla conquista dello spazio con contribuiti in AR; il lavoro del Planetario di Ravenna tra divulgazione, inclusione e impegno civile.
Inoltre, dato che i Planetari sono luoghi in cui la scienza si incontra anche con le discipline umanistiche, sarà presentato lo spettacolo teatrale “L’altro lato delle Fiabe”, pensato per essere rappresentato anche sotto le cupole, e ci sarà l’intervento di Elisabeth Vermeer, storica dell’arte e dell’architettura, sull’evoluzione del cielo nell’ottica dell’arte da Giotto a Yves Klein.