“A cavallo del tempo”, un video racconta la mostra a Boboli e il rapporto fra il quattrozampe e l’uomo. Appuntamento il 26 luglio a Montenero con l’editrice Sillabe e molti esperti

Se amate i cavalli, o volete saperne di più su questo animale così presente nella vita dell’uomo dall’Antichità, giovedì 26 luglio 2018 (Sala grande del Ristorante Montallegro a Montenero, ore 18, ingresso libero fino ad esaurimento posti) potrete vedere in anteprima il filmato “A cavallo del tempo”, curato dal produttore e regista Gianmarco D’Agostino di Advaita Film, che, per l’omonima mostra allestita fino al 14 ottobre alla Limonaia del Giardino di Boboli delle Gallerie degli Uffizi, ha ideato e curato la multivisione che completa il percorso espositivo con proiezioni di circa 300 metri quadri (Cavallo – Uffizi, foto sopra il titolo).
A questo evento, organizzato dalla casa editrice Sillabe, saranno inoltre presenti ospiti che racconteranno, da vari punti di vista, l’antico rapporto tra uomo e cavallo, soffermandosi su una selezione di oggetti che sono in grado di narrare le mille sfaccettature di una relazione che da sempre coinvolge ogni aspetto della vita quotidiana.

Protome di cavallo “Medici Riccardi”_archeologico_Firenze
Protome di cavallo Medici-Riccardi, Museo Archeologico – Firenze

Tra gli ospiti i due curatori della mostra e del catalogo “A cavallo del tempo”, edito da Sillabe, Fabrizio Paolucci (Curatore dell’arte classica delle Gallerie degli Uffizi) e Lorenza Camin (Direttore del Museo Archeologico di Dicomano), Marco Masseti (Università di Firenze, Dip. di Biologia), Alessandro Muscillo (Università Cà Foscari di Venezia, Dip. Archeologia).
Vari e interessanti gli argomenti su cui si soffermeranno in breve i presenti, sia con le immagini che con le parole: il Cavallo di Troia; il famoso carro di Populonia ritrovato nella cosiddetta “Fossa della Biga”; i due crani equini rinvenuti durante gli scavi della necropoli occidentale di Himera; la “kylix” attica a figure rosse con Atena e il cavallo di Troia, oggi conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, ecc.
Un rapporto quello tra uomo e cavallo che si esplicita in diversi mondi: nel lavoro quotidiano (esemplificato in mostra da un rarissimo giogo ligneo preveniente dai relitti delle navi di Pisa) come nel gioco, nella guerra come nelle celebrazioni religiose, i destrieri furono sempre una presenza costante al fianco dell’uomo. Ultimo fra gli animali addomesticati, il cavallo seppe strappare un ruolo di primo piano nell’arte, nella società e nella letteratura del mondo antico grazie alla sua innata bellezza e nobiltà che, inevitabilmente, finivano con l’irradiarsi anche al suo cavaliere. Cavallo e cavaliere diventano una cosa sola. Dal Paleolitico a tutto il Cinquecento, la rassegna di fatto indaga questo rapporto, di un’attualità spesso insospettata, e che attraversa tutta la nostra storia.