“_Visioni Intime”, bando nazionale per coreografi e danzatori: tre proposte in scena al Nuovo Teatro delle Commedie

Tre coreografie in scena, selezionate tra più di quaranta proposte provenienti da ogni parte d’Italia a seguito del bando nazionale “_Visioni Intime” per coreografi e danzatori, al Nuovo Teatro delle Commedie – viaTerreni 5 a Livorno – sabato 21 aprile 2018 (ore 21). Il bando “_Visioni Intime” che si rivolgeva a coreografi e danzatori per la creazione di assoli e duetti, si colloca all’ìnterno della seconda edizione di “Racconti di Altre Danze” Festival in breve di danza contemporanea, ideato da Chelo Zoppi e Elena Giannotti (foto sopra il titolo: immagine simbolica della danza, le scarpette e le punte. Particolare di uno scatto al Teatro Massimo di Palermo, interprete Eleonora Abbagnato, ph. Franco Lannino / particolare).

Il festival “Racconti di Altre Danze” ha segnato l’inizio, a Livorno, di un differente atteggiamento di pensiero rispetto alla promozione e alla divulgazione di attività performative e di spettacolo che indagano i linguaggi contemporanei del corpo, dialogando con l’oggi, rendendo indipendente, autorevole e contestualizzata la visione della danza contemporanea. Le coreografie proposte sono tre: Yodel di Chiara Taviani (con Emma Terno), /Si·lèn·zio/ di Agnese Lanza(con Agnese Lanza e Giulia Gilera) e Excursus di e con Simona Tocchini (e con Beatrice Giua). Ospite della serata è la danzatrice e coreografa Sara Sguotti con il brano _S.Solo Assolo Vincitore DNA appunti coreografici 2017

YODEL

di Chiara Taviani
con Emma Terno

Jodel è un assolo di teatro fisico e danza che racconta una giovane ascensione verso un istante di emancipazione. Una scalata rivolta a svelare scelte, dubbi e identità nascoste.
Una lunga riflessione su una profonda solitudine e su un paradossale dialogo con se stessi. La perdita dei sensi in una natura immaginata. Il prolungamento di un passaggio, la dilatazione di un pensiero recidivo, di una testa dura.

/Si·lèn·zio/

di Agnese Lanza
Con Agnese Lanza e Giulia Gilera

Questa danza è “un niente che si racconta” (François Julien). Sono azioni guidate da efficienza e praticità, essenzialità e memorie. I corpi sono concentrati, esposti.
Attaccandoci a delle memorie fisiche e visive, ci poniamo in uno stato di ascolto nel quale cerchiamo di ricreare azioni specifiche.
La concentrazione porta in luce insicurezze e momenti di esitazione. Tutto diventa un procedere incerto, un navigare a vista fatto di tentativi, fallimenti e successi. Emerge come una forma di silenzio.

Excursus

di Simona Tocchini
Con Simona Tocchini e Beatrice Giua

Breve riflessioni in danza sulle connessioni tra individui: il filo che ci lega all’altro porta alla creazione di dinamiche obbligate alla condivisione.

_S.solo / di e con Sara Sguotti
aiuto alla costruzione Nicola Simone Cisternino |Sa.Ni.|
Tutoraggio Loredana Parrella e Roberta Nicolai
produzione Cie Twain
Assolo Vincitore DNA appunti coreografici 2017

Abbandono del corpo,
diventa abbandono del limite.
Diventa vita e morte.
Diventa scelta, diventa piacere.
Diventa costrizione di libertà.
Diventa nuovamente corpo.
La ricerca trae ispirazione da una poesia di Baudelaire ”Il serpente che danza” e da alcune opere di Louise Bourgeois, Treacy Emin e Ren Hang.L’interesse di collegare queste opere è nasce dal puro piacere che hanno suscitato in me. L’obiettivo è la trasmissione, la necessità di tramandare attraverso il corpo, l’esperienza sensibile che queste hanno operato nella mia persona, per far rivivere a chi guarda, in maniera libera, l’evocazione del proprio tormento: il corpo che si trasforma e diventa esso stesso obbligo, che ritorna disinibito alla sua condizione verticale, inondata da una nuova costrizione. L’assolo descrive una massa informe, snaturata, macabra, viscerale che risiede in me, seducente e animale che nell’abbandono trova misura; un animale costretto, che nella sua condizione scopre la libertà. Libertà che è piacere di ricerca e che a sua volta crea ulteriori vincoli. Vincoli che creano limiti da oltrepassare.

Info: Comune di Livorno, Ufficio Biblioteche e Spettacolo spettacolo@comune.livorno.it
Atelier delle Arti 0586/882319 atelierdelleartidanza@gmail.com