25 APRILE / 4. Il valore della memoria nel 75° della Liberazione. La riflessione di Giovanna Landi. Le cerimonie a Livorno, Campiglia, Pietrasanta

LIVORNO / COMUNE E PROVINCIA: CERIMONIE RIDOTTE PER IL 75° DELLA LIBERAZIONE A CAUSA DELL’EMERGENZA
Le restrizioni dovute al coronavirus fanno sì che in questo 2020 il 25 aprile, 75° anniversario della Liberazione da nazifascismo, debba essere celebrato in maniera diversa. Le cerimonie pubbliche saranno ricalibrate e ridotte al minimo dei partecipanti per poter rispettare le misure di sicurezza, come chiesto anche espressamente dal Prefetto Gianfranco Tomao alle amministrazioni del livornese. Il sindaco Luca Salvetti ha dato comunque appuntamento, sabato 25 aprile alle ore 11, in Piazza della Vittoria al Monumento ai caduti in guerra, ad una rappresentanza delle associazioni di resistenza e dei partigiani, limitata ai presidenti. Insieme, nel rispetto delle distanze obbligatorie e con le dovute precauzioni, procederanno con un un breve saluto e si recheranno poi a piedi verso il Bassorilievo del Partigiano in via Ernesto Rossi.
Le tradizionali corone di alloro verranno collocate rispettivamente al monumento in piazza della Vittoria che al Bassorilievo al Partigiano, prima della cerimonia.
L’iniziativa sarà svolta escludendo qualsiasi forma di assembramento e a tale proposito verrà garantito un apposito servizio da parte della Polizia Municipale.
Il Comune di Livorno ha inoltre aderito alla proposta del comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) a nome anche delle associazioni cittadine dell’antifascismo e della Resistenza, che prevede la stampa, a cura del quotidiano Il Tirreno, di una locandina con il tricolore della Repubblica e una scritta inneggiante al 25 aprile, con l’invito rivolto ai cittadini di esporlo all’esterno delle proprie abitazioni.
Inoltre, su proposta di Istoreco, sul sito del Comune www.comune.livorno.it sarà inserito, il 25 aprile stesso, il discorso registrato dello storico Enrico Acciai (Università di Roma) che avrebbe dovuto fare la prolusione nella Sala delle Cerimonie in occasione dell’anniversario. In questo modo i cittadini potranno avere a disposizione una riflessione significativa sul valore di questa fondamentale ricorrenza democratica.“Anche l’amministrazione provinciale ha aderito con convinzione all’iniziativa dell’Istoreco con il proprio patrocinio, dichiara la presidente della Provincia di Livorno Maria Ida Bessi –  e in tal senso auspico che anche gli altri comuni del nostro territorio vogliano aderirvi. In un momento in cui non è possibile celebrare pubblicamente questa ricorrenza così importante per la storia del nostro Paese e della nostra democrazia, credo sia opportuno richiamarne il valore fondamentale della solidarietà, che in questi giorni ritroviamo in chi si è messo al servizio delle comunità e di chi sta soffrendo nonché nelle tantissime iniziative di solidarietà messe in piedi dalle associazioni di volontariato e da tanti singoli, per aiutare chi in questo momento è più in difficoltà”.  

 

CAMPIGLIA MARITTIMA / IL VALORE DELLA LIBERAZIONE NEL SUO 75°

“Un 25 aprile molto particolare quest’anno, lo doveva essere solo per un motivo: il 75° anniversario della Liberazione, e invece lo è anche per un altro che ben si conosce: l’essere nel corso di una emergenza sanitaria di proporzioni globali – dice la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati – ma le nostre vite, seppure in questa contingenza con le limitazioni che la sicurezza sanitaria impone a tutti i noi, sono vite di persone libere in uno stato democratico dove i diritti sono garantiti dalla Costituzione, proprio grazie al sacrificio che i nostri padri fecero nella Resistenza per donarci la libertà, conquistata il 25 aprile del 1945”.

Per questo motivo, anche se le celebrazioni non possono svolgersi con iniziative pubbliche in cui è bello ritrovarsi per condividere i valori di questa festa nazionale, il Comune di Campiglia Marittima non rinuncia ad una cerimonia e a iniziative a cui aderire insieme, anche se fisicamente distanti.

Questo il programma.

– Sabato 25 aprile 2020 la sindaca Alberta Ticciati deporrà due corone d’alloro ai monumenti ai caduti a Campiglia Marittima e a Venturina Terme, parteciperanno in rappresentanza di ANPI Jacopo Bertocchi e in rappresentanza della Associazione Bersaglieri Giuseppe Gori. La cerimonia sarà ripresa in video e pubblicata sulla Pagina Facebook del e sul nuovo canale YouTube del Comune di Campiglia Marittima. Il Comune invita poi i cittadini ad aderire all’iniziativa di Anpi nazionale facendo proprio l’appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI: il 25 aprile #bellaciaoinognicasa alle ore 15 cantata da ogni persona dalla propria finestra o balcone. A questo flash mob si unirà la filodiffusione nella Ztl di Venturina Terme con Bella Ciao. La sera del 25 il Palazzo comunale di Campiglia sarà illuminato di rosso. Inoltre è stato dato il patrocinio e l’adesione all’iniziativa riguardante la stampa di una locandina con il tricolore della Repubblica e una scritta inneggiante al 25 aprile promossa dal Comitato provinciale di Livorno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) anche a nome delle altre associazioni provinciali della Resistenza. La locandina sarà accompagnata da un articolo, curato dall’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno (ISTORECO).

 

PIETRASANTA / IL SINDACO GIOVANNETTI PORTA LA CORONA AL MONUMENTO AI CADUTI

Pietrasanta celebra il 75esimo anniversario della Liberazione. Sarà il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti a depositare sabato 25 aprile, alle 10.30, la corona al Monumento ai Caduti in Piazza Statuto. La cerimonia avverrà nel rispetto delle indicazioni della Prefettura di Lucca.

Non è prevista la presenza del pubblico così delle delegazioni civili e militari, delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Per informazioni www.comune.pietrasanta.lu.it e pagina www.facebook.com/comunedi.pietrasanta?fref=ts

LA RIFLESSIONE / UNA NOTA DELLA PRESIDENTE DELL’ANP/CIA TOSCANA NORD

«E’ un 25 Aprile strano, quello del 2020: viviamo ancora rinchiusi tra le pareti domestiche per cercare di evitare il contagio di quel virus che ci sta minacciando tutti. Una situazione sicuramente non facile nella sua anomalia, ma che ci porta a riflettere su quanto stiamo vivendo, così come sul passato che torniamo a celebrare. In questi giorni abbiamo sentito le proposte più assurde sulla trasformazione della Festa della Liberazione dal nazifascismo in qualcosa di diverso, che, di fatto, la svuoti del suo significato più profondo: una proposta di questo tipo la troviamo inaccettabile come concetto. E la troviamo ancora più inaccettabile in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.

Perché? Semplicemente perché crediamo fermamente nel valore della memoria, che non può e non deve essere persa, offuscata, nascosta.

Il 25 Aprile si deve parlare della Liberazione: la liberazione di un Paese – il nostro Paese – da una realtà che non deve più ripresentarsi. E lo diciamo in un momento difficile, duro per tutti noi, nel quale assistiamo, a causa della pandemia che ci ha colpiti, alla sparizione di molti testimoni di quei giorni, di molti protagonisti di quella Liberazione che celebriamo. Il rischio è che, con loro, sparisca anche quello che hanno vissuto.

E’, pertanto, nostro preciso dovere preservare quella memoria e far sì che non vadano perse quelle testimonianze preziose di un tempo non così lontano da poter essere archiviato come ‘irripetibile’. Il nostro impegno come Anp Cia Toscana Nord è sempre stato ed è oggi come lo sarà domani, far sì che quanto è stato fatto per liberare l’Italia non vada dimenticato, ma sia patrimonio comune a disposizione di tutti, soprattutto delle nuove generazioni, affinché l’orrore del passato non abbia più a ripresentarsi.

Il nostro migliore augurio per questo 25 Aprile, in un momento di libertà forzatamente limitata per un pericolo invisibile quale un virus, è quindi quello di ricordare che da pericoli ‘visibili’ come il nazi-fascismo, invece, ci si può e ci si deve difendere proprio grazie alla memoria storica che dobbiamo sempre coltivare e far crescere nella nostra società.

Giovanna Landi / presidente Anp-Cia Toscana Nord