21 gennaio 1921, la “scissione di Livorno” al Teatro Goldoni e la nascita del Partito comunista nel Teatro San Marco. Due libri (Edizioni Erasmo) per ricordare quello storico evento

Quel 21 gennaio 1921, era un venerdì, a Livorno, al Teatro Goldoni, si consumò quella che è passata alla storia come la “scissione di Livorno”. Intorno alle ore 11, intonando le note dell’Internazionale, i delegati della frazione comunista abbandonano il Teatro Goldoni, dove si sta svolgendo il 17° congresso nazionale del Partito socialista, percorrono in corteo poco più di un chilometro e arrivano al Teatro San Marco, nell’antico quartiere della Venezia nuova, dove fondano il Partito comunista, sezione italiana della Terza Internazionale.

  • A 100 anni di distanza le Edizioni Erasmo ricordano quell’evento proponendo due libri: “Fascisti a Livorno e provincia” e “La parola a Enrico”, editi rispettivamente nel 2011 e nel 2014.

“Fascisti a Livorno e provincia” (sopra il titolo la foto della copertina) è la copia anastatica dell’edizione omonima del 1937 a cura del fascio livornese. La presentazione del libro è a cura di Mauro Nocchi mentre Mario Baglini ne ha scritto la prefazione.

L’originale (scrive Mauro Nocchi) mi fu consegnato da un uomo in punto di morte che….e già questo incipit rende interessante la lettura del libro: un collage di scritti e immagini che vide la luce nel 1937 e fu diffuso a Livorno fino alla caduta del fascismo. Poi scomparve del tutto dalla circolazione, non solo perché fu investito dall’ondata di ribellione e di rigetto che seguì al crollo del regime, ma anche perché conteneva nomi e foto che di colpo erano diventati compromettenti. 

Interessante è, in alcune pagine del libro, la “valutazione” tutta fascista sul congresso del Goldoni del gennaio 1921. Da notare che solo due mesi dopo al Goldoni si svolse il primo congresso regionale dei fasci di combattimento.

In “La parola a Enrico” incontri con Berlinguer a Livorno, a cura di Maurizio Mini e Mauro Nocchi, introduzione di Mario Baglini, viene esaminata una parte della storia del Pci nell’immediato dopoguerra a Livorno.  (A sinistra particolare della copertina). Nel libro sono riportati i discorsi che furono tenuti da Enrico Berlinguer a Livorno in quattro occasioni distinte: al Goldoni da segretario della FGCI nel 1950 (vi si svolse il congresso nazionale); da vicesegretario nel 1972 e da segretario generale del partito nel 1975 e nel 1979. La pubblicazione di quei quattro discorsi vuole essere un omaggio a un leader tra i più importanti e popolari, e amati, della storia d’Italia di fine novecento, ma vuole essere anche un contributo alla conoscenza dei processi dai quali derivano le condizioni del nostro tempo e del nostro paese; un tentativo di riannodare il filo del rapporto tra presente e passato, nella consapevolezza delle difficoltà ma anche dell’assoluta necessità di una simile operazione specialmente per coloro che non hanno vissuto La Parola a Enrico. 

Nel libro tanti gli aneddoti, corredati da foto anche inedite, come per esempio Berlinguer testimone di nozze a Livorno, nel 1950, in Comune, per il matrimonio di Bruno Bernini e Bruna Gigli, officiato dal sindaco Furio Diaz. 

Con questi due libri le Edizioni Erasmo rendono omaggio anche a due importanti personaggi della vita culturale e politica cittadina, Mauro Nocchi e Mario Baglini, che ci hanno lasciato lo scorso anno.

  • I due libri possono essere richiesti alle librerie cittadine o rivolgendosi alla casa Editrice Erasmo (Livorno – via Borra, 35, 3° p. – Palazzo Huigens, quartiere de La Venezia, cell. 3396376985 – Email: info@erasmolibri.it – Sito web: www.erasmolibri.it ).