Versiliana: in scena “Coppia aperta quasi spalancata” di Dario Fo & Franca Rame. Interpreti Antonio Salines e Francesca Bianco

La prosa torna in scena alla Versiliana di Marina di Pietrasanta con uno dei testi più famosi e dissacranti di Dario Fo e Franca Rame in programma domenica 29 luglio 2018 alle 21.30. “Coppia aperta, quasi spalancata”, scritto nel 1983, è la storia grottesca di due coniugi (interpretati da Antonio Salines e Francesca Bianco, con la regia di Carlo Emilio Lerici, nella foto sopra il titolo, ph. Tommaso La Pera) alle prese con un matrimonio che sta andando allo sfascio e che decidono di sperimentare la formula della “coppia aperta” per risolvere i problemi della loro relazione ( biglietti da 16,50 a 33 euro – Info 0584 265757 www.versilianafestival.it ).

Coppia aperta

Ma la “coppia aperta” (anche a lato Salines e Bianco)  in realtà è un’invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà di immaturo, vanaglorioso Don Giovanni, (con comico strazio della moglie ridotta a maldestri tentativi di suicidio). Infatti, fino a che di questa libertà ne fruisce il maschio va tutto bene, ma cosa succede quando anche la donna, superate le iniziali ritrosie, decide di prendersi la sua parte di libertà trovandosi un altro, bello, intelligente, docente universitario, ricercatore nucleare, innamorato di lei? I ruoli si invertono: il marito strilla, va in crisi, vuole la mamma e minaccia il suicidio, salvo poi ringalluzzire precipitosamente non appena la moglie, impietosita, confessa di avere inscenato una situazione del tutto inventata. Naturalmente, a quel punto, non potrà mancare il classico colpo di scena…

“Coppia aperta quasi spalancata” è un testo straordinario sulla relazione di coppia. A trent’anni dalla prima rappresentazione la forza e l’attualità di quest’opera sono più che mai evidenti. Nulla sembra essere cambiato. Si finge una parità, una normalità, ma le conquiste delle donne e il rapporto con l’altro, sono sempre al limite.

La commedia, un’ora e dieci di puro divertimento, è una sorta di vaudeville sulla liberalizzazione della vita coniugale degno del miglior Feydeau, al quale l’ironia surreale di Fo sembra ispirarsi

I costumi dello spettacolo, produzione Teatro Belli di Antonio Salines, sono firmati da Giuseppe Lorenzo, musiche Dj Atomic Aldho, regia Carlo Emilio Lerici.