Russian Summer Nights: il cinema russo fa il suo ingresso agli Uffizi. Primo appuntamento il 31 luglio, poi proiezioni tutte le sere fino al 4 agosto

Il cinema russo fa il suo ingresso agli Uffizi con la rassegna Russian Summer Nights, a cura di Centro dei Festival cinematografici e Programmi Internazionali di Mosca e N.I.C.E. festival, che propone cinque film per la kermesse Apriti Cinema! A presentarli saranno il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, oltre a registi, attori, produttori e personalità di spicco della cinematografia russa, venuti appositamente da Mosca. 

“Accogliamo con piacere questa rassegna dedicata al cinema russo – ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – così come tutti i registi, attori, produttori e appassionati che invitiamo inoltre a visitare la nostra Galleria. Del resto si tratta di un gradito ritorno dopo la mostra che nel 2017 abbiamo dedicato a Ejzenštejn. Esiste infatti una tradizione che vede gli Uffizi non solo dedicati alle arti figurative, ma anche a quelle dello spettacolo e, dunque, storicamente alle rappresentazioni teatrali e più di recente alla cinematografia. Non dobbiamo dimenticare che il Rinascimento rappresentato nelle collezioni degli Uffizi, oltre a essere uno straordinario serbatoio di immagini, diventa anche intreccio e ispirazione per molti dei registi che applaudiamo oggi”.

IL PROGRAMMA

Per la prima giornata, mercoledì 31 luglio 2019, inaugurano il festival Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, e Tatiana Shumova, presidente del Centro dei festival cinematografici e programmi internazionali di Mosca. Subito dopo è prevista la proiezione del film Anna Karenina. La storia di Vronskij di Кaren Shakhnazarov (versione originale con sottotitoli in italiano), presentato da Кaren Shakhnazarov, regista e direttore generale di Mosfil’m Company, Mosca.
In amore non c’è una sola verità. Ciascuno segue la sua strada. Cos’è più importante: la passione o il dovere? Che cosa scegliere? E chi ha il diritto di giudicare? Sono domande eterne che la vita ci pone senza pietà.
Anna Karenina ha fatto la propria scelta. Il maturo figlio Sergej per molti anni cerca di capire perché la madre abbia commesso un atto così tragico e terribile. Nemmeno il conte Vronskij riesce a liberarsi dal pensiero di Anna e per 30 anni è tormentato dalla sua morte.
Nel 1904, dopo uno dei combattimenti durante la guerra russo-giapponese, Sergej Karenin e Aleksej Vronskij casualmente si incontrano in un lontano villaggio della Manciuria: il destino offre loro la possibilità di ripercorrere insieme gli eventi più lontani per trovare, finalmente, l’attesa risposta.

Giovedì 1 agosto è dedicato a Il Balletto del Bolshoi | Spartacus di Yurij Grigorovich e Vadim Derbenev (versione originale con sottotitoli in italiano). Presenta Galina Shadur, produttrice e rappresentante di Mosfil’m Company, Mosca. Tra i capolavori del Bolshoi, questo balletto epico e spettacolare sulle avventure del leggendario schiavo che divenne gladiatore. La storia narra di Spartacus, deportato a Roma insieme all’amata Frigia, che diventa uno schiavo gladiatore dopo la campagna del generale Crasso. Morirà crocifisso: il suo corpo viene recuperato dall’amata Frigia e il suo nome  sarà consegnato alla gloria eterna.

A seguire, venerdì 2 agosto, la proiezione di I veleni, o la storia mondiale dell’avvelenamento di Karen Shakhnazarov (versione originale con sottotitoli in italiano). Presenta Кaren Shakhnazarov, regista e direttore generale di Mosfil’m Company Mosca. Un attore teatrale, Oleg, un ragazzo colto, è sposato con una donna poco interessante che lo tradisce con il vicino di casa Arnold. Un giorno Oleg incontra Ivan Petrovich, un esperto di veleni che gli propone avvelenare la moglie e l’amante. Alle scene nell’appartamento di Mosca gradualmente si sostituiscono i paesaggi storici con gli avvelenatori resuscitati del passato.

Sabato 3 agosto è in programma il film Una matta, matta, matta corsa in Russia di Eldar Ryazanov (versione originale con sottotitoli in italiano). Presenta Galina Shadur, produttrice e rappresentante di Mosfil’m Company, Mosca. Un’avventurosa caccia al tesoro inizia in un ospedale di Roma, quando una vecchia signora rivela di aver nascosto una favolosa fortuna sotto un leone a Leningrado. Oltre alla nipote Olga nominata erede, altre persone dell’ospedale ascoltano l’allettante rivelazione. Si trovano così tutti, con vari pretesti, in viaggio verso la Russia. Ognuno cerca, con stratagemmi spesso sorprendenti, di escludere gli altri pretendenti, fra i quali si è inserito anche Andrej, una guida russa, agente segreto della polizia.

Il festival si conclude domenica 4 agosto con lo spettacolo Il porto di Aleksandra Streljanaja (versione originale con sottotitoli in italiano), alla presenza della regista. “Il porto” è una storia di formazione. La protagonista, Kira, rimane vittima di un incidente. Il padre di Kira, un allenatore di boxe, crede fermamente che il metodo da lui elaborato possa aiutare la figlia a rimettersi in piedi. Ed è proprio in questo difficile periodo che nella palestra viene ad allenarsi Andrej. Il sentimento che nasce in Kira porta con sé speranze ed eventi che nessuno si attendeva. La battaglia principale per i protagonisti è di là da venire. Solo l’intenso desiderio di vivere e amare può portarli alla vittoria attraverso errori e scoperte tipici dell’adolescenza.