“Rosa Celeste” dalla parte delle bambine e dei bambini: ai 4 Mori con Daniela Morozzi e Irene Biemmi. A Siena finale di stagione con “Danza Excelsior”

Si nasce femmine e maschi e si diventa donne e uomini, ma gli stereotipi culturali che caratterizzano questo lungo processo continuano a condizionare i bambini e le bambine verso i comportamenti che la società si aspetta da loro. Imparare a rompere e decostruire gli stereotipi sessisti è l’obiettivo della conferenza spettacolo “Rosa Celeste”, in programma sabato 29 aprile 2017 al teatro 4 Mori di Livorno, ore 10.30, con Daniela Morozzi (nella foto in basso a destra) e Irene Biemmi. L’iniziativa è promossa dalla Provincia e dalla Consigliera provinciale di parità, nell’ambito dei progetti sul linguaggio di genere e il contrasto agli stereotipi realizzati nelle scuole.morozzi

La conferenza spettacolo “Rosa Celeste” vedrà nelle vesti di conduttrici l’attrice Daniela Morozzi e la ricercatrice Irene Biemmi, pedagogista e formatrice dell’Università di Firenze, che alterneranno letture e brevi monologhi. Focus dell’intervento, rivolto ad insegnanti e studenti delle scuole medie e superiori e agli insegnanti delle scuole elementari, sarà il linguaggio, interpretato al tempo stesso come spia di un immaginario sociale discriminante nei confronti delle donne, ma anche come causa esso stesso di reiterazione di stereotipi e modelli di genere spesso già superati nella realtà.

“Una ricerca effettuata da Irene Biemmi – sottolinea la consigliera di parità Cristina Cerrai – dimostra, infatti, come proprio nei libri di lettura scolastici, in particolare delle scuole primarie, si continui a rappresentare un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati e padri severi, contrapposti a madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse. Un universo che nutrirà l’immaginario di bambini e bambine, costretti a strutturare le rispettive identità di genere sulla base di modelli di mascolinità e femminilità rigidi e anacronistici”.

Sul palco arriveranno anche tanti esempi positivi, tratti dalla letteratura per l’infanzia più recente, che aiuteranno ad individuare suggestioni e soluzioni da riproporre in ambito scolastico.

“DANZA EXCELSIOR” CHIUDE LA STAGIONE “SULLE PUNTE” DEI TEATRI DI SIENA

Con “Danza Excelsior”, la rassegna di danza (foto sopra il titolo) promossa sul palco dei Rinnovati da Ateneo della Danza e Balletto di Siena dal 28 al 30 aprile prossimi, cala il sipario sulla stagione dei Teatri di Siena 2016/17.
Con un programma di respiro internazionale che spazia dal classico al contemporaneo e la partecipazione di professionisti affermati e di giovani talenti, “Danza Excelsior” ha debuttato venerdì 28 aprile 2017, alle 21.15, con “Confini disumani” della coreografa pugliese Roberta Ferrara e la compagnia Equilibrio Dinamico Dance Company. A seguire, nella stessa serata, “Uno, nessuno, centomila”, la nuova produzione di Irene Sgobbo, vincitrice dell’edizione 2017 di Ba.N.Co. – Bando nuovi coreografi.

Sempre alle 21.15, sabato 29 si alterneranno Simon Feltz e Alejandra Balboa, vincitrici del prestigioso concorso “Certamen de Coreografia” di Burgos (Spagna); l’italo-americano Sasha Riva e la giapponese Yumi Aizawa, danzatori del corpo di ballo svizzero del Grand Theatre de Genève con “End of Eternity” ed “Ermione in black out”; Lorenzo Agelini del Nationaltheater di Mannheim (Germania) insieme alla ballerina turca Ceren Yavan Wagner dell’ensemble del Theater Ulm con “Crossing Path” e “Swan Lake” di Roberto Scafati.

La chiusura della rassegna, domenica 30, con spettacolo pomeridiano alle ore 17, è affidata al Balletto di Siena con “Notre-Dame de Paris”, la nuova produzione curata dal direttore e coreografo Marco Batti. Recuperando le vicende e i personaggi del celebre romanzo di Victor Hugo, la scena evoca la cattedrale di Notre-Dame; sulle musiche di Riccardo J. Moretti, i talentuosi danzatori del Balletto di Siena narrano la forza, la tenerezza, la crudeltà e l’amore di un mondo in lotta tra il bene e il male. Una catena ininterrotta di assoli, passi a due e scene corali catturano lo spettatore e lo conducono nelle trame di una storia dal fascino e dalla valenza universali.