“Romeo and Juliet” a Villa La Pietra, a Pistoia due favole per bambini e “La signorina Else”, a Livorno c’è “Lisistrata” con la regia di Emanuele Gamba

“ROMEO AND JULIET” IN SCENA PER  THE SEASON  A VILLA LA PIETRA

Anche quest’anno The Season dedica ampio spazio al teatro e ai suoi classici. Venerdì 22 giugno 2018, alle ore 20.00, alla Limonaia di Villa La Pietra a Firenze, la Continuum Company di New York, alla sua dodicesima partecipazione alla rassegna, metterà in scena Romeo and Juliet (foto sopra il titolo). La Continuum Company fa rivivere l’opera di Shakespeare con un cast tutto al femminile (Rosa Gilmore, Keren Lugo, Carra Patterson), diretto da Jim Calder, che affronta questo racconto di lotte, canti, amore e perdite che accompagna la profonda ostilità tra due famiglie.

The Season
I prossimi appuntamenti

26 giugno, ore 20.30 (Limonaia)
SAINT MARY AND THE SPIDER
 A solo-cello concert and art installation by Kate Moore

28 giugno, ore 21.00 (Continuum Theater)
SOME TROJAN WOMEN
A staged reading of a re-worked Odyssey

2 luglio, ore 19.00 (Limonaia)
MESSAGE TO THE MESSENGERS: GIL SCOTT-HERON
Screening and concert

3 luglio, ore 21.00 (Teatrino)
SCAPIN, BY MOLIÈRE
 Performed by the NYU Commedia dell’Arte students

The Season è la celebrazione estiva di collaborazioni creative tra artisti, scrittori, musicisti, ed intellettuali che trovano a Villa La Pietra il tempo e lo spazio necessari per perfezionare le proprie creazioni, collaborare con altre discipline, creare nuove opere o reinterpretare i classici. Il risultato del loro lavoro viene presentato ad una “prima” ad un pubblico eterogeneo nello scenario suggestivo dei giardini di questa Villa del XV secolo.

New York University è una delle più grandi università private degli Stati Uniti con più di 40,000 studenti che frequentano 18 facoltà e colleges in cinque principali sedi a Manhattan ed all’estero in Africa, Asia, Europa, Australia e Sud America. Dal 1994 NYU è La Pietra, Firenze.

Info:
NYU Florence
Villa La Pietra – Via Bolognese 120, Firenze
Tel. +39 055 5007210 – lapietra.reply@nyu.edu

TEATRI DI CONFINE: BARBA FANTASY SHOW E POI IL COLORE ROSA

Un doppio appuntamento pensato per il pubblico delle famiglie con bambini dai 5 anni è la proposta della rassegna Teatri di Confine (organizzata da Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Associazione Teatrale Pistoiese) in programma venerdì 22 giugno 2018 al Centro culturale il Funaro all’interno del Pistoia Teatro Festival 2018.

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Edoardo Nardin / Barba Fantasy Show

Apre la serata, alle ore 19, l’estro inesauribile dell’attore-pittore-giocoliere-clown Edoardo Nardin in Barba Fantasy Show, uno spettacolo per tutte le età, capace di strabiliare i bambini e di divertire gli adulti, con il pubblico che diventa, a sua insaputa, il grande protagonista della messa in scena. Un irriverente e poetico omino dagli occhi piccoli, che si nasconde dietro ad una pesante barba, fantastica e fantasiosa, diventa maschera e fonte d’ispirazione per ogni lazzo e idea. 

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Il colore rosa (ph. Ilaria Scarpa)

Alle ore 21.30 Il colore rosa, spettacolo ideato, coreografato e diretto da Aline Nari (una produzione Aldes, in collaborazione con Ubidanza), che ne è interprete assieme a Davide Frangioni e Giselda Ranieri: una riflessione sul tema della crescita, della costruzione della propria identità e, soprattutto, sulla necessità di preservare uno spazio intimo in cui accettarsi semplicemente per quello che si è, al di là degli stereotipi, attraverso la metafora del colore. Alle bambine si continuano a proporre giochi, scarpette, borsette, immancabilmente rosa, mentre per i maschi il rosa è un colore da evitare, da temere, da negare. Ma chi l’ha detto che il rosa è “da femmine” e il celeste “da maschi”? 

Per le famiglie (adulti con bambini) è previsto un prezzo speciale (6,00 a persona) per assistere ad entrambi gli spettacoli.

Biglietto spettacolo Barba Fantasy Show: 3 euro
Biglietto spettacolo Il colore rosa: da 6 a 12 euro

Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
Corso Gramsci 127 – Pistoia Tel. 0573 991609 – teatridipistoia.it
Fondazione Toscana Spettacolo onlus

“LISISTRATA” DI ARISTOFANE IN SCENA A LIVORNO, REGIA DI EMANUELE GAMBA

Sabato 23 giugno 2018 alle ore 21 nella Fortezza Vecchia di Livorno andrà in scena “Lisistrata” di Aristofane per la regia di Emanuele Gamba (foto sotto a destra). La performance (ingresso 6 euro) rientra nel laboratorio teatrale organizzato dal Cred del Comune di Livorno e rivolto a insegnanti di ogni ordine e grado. Dopo l’Orlando Furioso dell’aprile scorso ora è la volta di Aristofane con un lavoro – come dichiara il regista – “dedicato a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore”.

gaba Lisistrata è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, commediografo tra i maggiori del teatro classico. La particolarità della nostra messa in scena sta nella contaminazione fra l’antichità e l’oggi o meglio sarebbe dire il ieri, quegli anni ’60 in cui il movimento hippy nacque e crebbe forte della sua carica pacifica e rivoluzionaria. Nella storia la guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammatica stupidita divenendone protagonista. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore.
Il filo conduttore è il personaggio di Lisistrata, che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia. Lisistrata non è solo una donna che convince le altre a negarsi e negare le gioie dell’amore, ma è lei che si fa motore di un dolore universale: “Sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!”. Visivamente tutto il fantastico di Aristofane viene restituito, ponendo gli attori un po’ ovunque…sopra, sotto, accanto e dietro il palco, come a volere testimoniare un’universalità indubbia della fabula. La scena bianca e deserta delinea uno spazio dove passato e presente si incontrano, dove la satira implacabile, feroce e corrosiva esplode con una grande sequenza di immagini comicamente guerresche.
Con Alice Bugliaro, Barbara Calabresi, Francesca Capanna, Susanna Cappellini, Stefania Casu, Alessandra Cirri, Claudia Esposito, Antonella Giraldi, Tiziana Grandis, Bruna Micheletti, Patrizia Nardi, Marigrazia Paciello, Antonella Tamburi, Giovanna Tramontana,
E con Diego Bellettini, Edoardo Brivi Colombo, Filippo Scarparo, Lorenzo Taccino, 
Giovanni Tresoldi.

“LA SIGNORINA ELSE” TORNA A PISTOIA (FINO AL 30 GIUGNO)

Dopo il grande successo di pubblico e critica dello scorso anno (quando debuttò al Teatrino Anatomico dell’Antico Spedale del Ceppo), “La Signorina Else” di Schnitzler, per la regia di Federico Tiezzi, torna nel Pistoia Teatro Festival fino al 30 giugno nel ‘neoclassico’ spazio de Le Stanze, prima di affrontare una prestigiosa tournée nazionale (Via Curtatone e Montanara, 16 – ore 21,30, capienza limitata; domenica 24, riposo). Con lo spettacolo, coprodotto da Compagnia Lombardi-Tiezzi e Associazione Teatrale Pistoiese, prosegue la ricognizione di Federico Tiezzi sul grande scrittore austriaco, tra i principali cantori della decadenza e del crollo dell’Impero Austro-Ungarico. Nel ruolo di Else, un’attrice di straordinaria intensità, Lucrezia Guidone, scoperta da Luca Ronconi e già diretta da Tiezzi in Calderón e in Antigone; con lei Martino D’Amico che dà mirabilmente voce e corpo al mellifluo personaggio del Signor Dorsday, sponda dialettica del conflitto principale illustrato nel testo. L’accompagnamento musicale è affidato a Dagmar Bathmann (violoncello), Omar Cecchi (pianoforte e percussioni), Iacopo Carosella (clarinetti). Gregorio Zurla firma la scena, i costumi sono di Giovanna Buzzi, le luci di Gianni Pollini, i movimenti coreografici di Giorgio Rossi. La traduzione, a cura di Sandro Lombardi (autore della drammaturgia assieme a Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi), tende a evidenziare l’uso di una lingua desintattizzata, in Schnitzler ancora in nuce, che troverà la sua massima espressione in un altro grande drammaturgo viennese, Thomas Bernhard, non a caso anch’esso molto frequentato da Tiezzi e Lombardi.
Prevendita (anche serale) direttamente alla biglietteria.