Progetto speciale dell’Estate Fiorentina: il grande jazz con 200 artisti in 21 luoghi, comprese tre torri lungo l’Arno. FJFF dal 13 al 17 settembre

Arriva il grande jazz a Firenze nella prima edizione del FJFF che scorre nelle piazze e negli spazi dell’Oltrarno con performance musicali gratuite dal 13 al 17 settembre 2017, progetto speciale dell’Estate Fiorentina, prodotto dalla cooperativa Zenart, diretto dal contrabbassista Furio Di Castri, coinvolge 21 luoghi, oltre 200 artisti che daranno vita a oltre 50 performance esclusive per riscoprire l’originalità della musica grazie anche a nuove produzioni e progetti speciali con artisti di fama internazionale.

FJFF è una manifestazione innovativa e coinvolgente in cui prevalgono il coinvolgimento del pubblico e il desiderio di proporre un’alternativa culturale. A partire dalla forza espressiva di musicisti del calibro di Bojan Z, Giovanni Falzone, Gianluca Petrella e Gavino Murgia, il FJFF animerà le sponde del fiume creando un vero e proprio percorso attraverso il quartiere Oltrarno. jazzjazz

DOVE – Ogni giorno, per cinque giorni consecutivi ci saranno eventi da Torre San Niccolò al Torrino Santa Rosa, da piazza Santo Spirito alla spiaggia sull’Arno. Un viaggio musicale in compagnia di Nguyen Le, Francesco Bearzatti, Philippe Garcia, Achille Succi, Alonso Guillem, Alessandro Galati, Simone Graziano e di centinaia di altri artisti che saranno testimoni dello stato di salute e dello spirito creativo del jazz italiano ed europeo contemporaneo. Un viaggio intriso di contaminazioni all’insegna del jazz e della musica del mondo con incursioni nella danza – dalla compagnia di danza verticale Cafelulé al trio Bobo, da Cheik Fall con la sua Back Yaye Family Diam allo stratosferico trio Andy Music.

Cuore del festival sarà piazza Santo Spirito che ospiterà spettaco0li delle migliori marching band in circolazione, con performance dalle 19.00, la musica prenderà vita nei locali, nelle piazze, nelle chiese e nei musei fino al fiume, dove, nella spiaggia sull’Arno saranno allestite le Night Towers: 3 torri alte 8 metri saranno poste a 21 metri di distanza l’una dall’altra e ognuna ospiterà un musicista delle band composte da 3 elementi. Questo allestimento rivoluziona il vecchio concetto di palco frontale, per mettere al centro della performance il pubblico, una proposta innovativa che genera nuove prospettive fra musicisti e spettatori. Con le torri che definiscono un triangolo equilatero in pianta, lo spettatore al centro e i musicisti attorno, la figura geometrica perfetta permette al pubblico di usufruire di un suono avvolgente, con l’utilizzo di impianti di nuova generazione. Soluzioni simili hanno radici profonde nella storia della musica: se si pensa che lo stesso Stonehenge è risultato essere un luogo dove si ascoltava al centro la musica prodotta dalle pietre in era preistorica, così le Night Towers ospiteranno concerti unici e di grande originalità.

Gli artisti ospiti delle Night Towers rappresentano l’eccellenza del jazz contemporaneo: il trio Bobo in cui Faso e Meyer, la possente ritmica di Elio e le Storie Tese, e Alessio Menconi, uno dei chitarristi più apprezzati sulla scena internazionale, riverseranno sul pubblico energia e groove con una miscela esplosiva di jazz, rock e funky (14/9); Gianluca Petrella trio 70’s che in un concerto ispirato alla Black Music, sfumerà dall’afro-beat al nu-jazz e all’hip hop, con incursioni nella musica elettronica e nel free, il virtuoso trombonista Gianluca Petrella conduce due dei musicisti più creativi della nuova generazione, Michele Papadia e Stefano Tamborrino (15/9); Giovanni Falzone sarà artista residente del festival e con il suo Border Trio travolgerà il pubblico con un concerto originale in cui jazz e punk si mescolano al groove in una energia contagiosa (16/9); per poi arrivare al gran finale con I Feel Good Productions e le loro atmosfere funk, swing, jazz e soul. Già definiti alfieri del vintage-remix per la loro capacità di mescolare techno, house, break con i suoni vintage dell’epoca, questo nuovo groove è diventato negli ultimi mesi una delle tendenze più interessanti della scena europea (17/9).

I progetti speciali sono lo spirito del festival che si arricchisce di sperimentazioni originali. Dall’incontro tra danza e musica nascono due progetti: la coreografia site specific per il cortile del Museo della Specola di Simona Bucci, assistente di Carolyn Carlson, più volte ospite alla Biennale di Venezia (14/9), e una prima assoluta, dove il nuovo talento della tap dance catalano Alonso Guillem incontra il trio del pianista fiorentino Alessandro Galati, eccellenza nostrana, la cui fama valica i confini, l’album del trio Seal è stato infatti nominato dalla prestigiosa rivista “Jazz Critique” migliore cd strumentale del 2014 (15/9, sala Vanni). Un omaggio alla originalità è il tributo al pianista Luca Flores da parte di due dei suoi partner storici, Alessandro Di Puccio e Alessandro Fabbri che, in For those I never knew, vogliono riportare la musica di Flores al centro dell’attenzione, scoprendone l’attualità e la lungimirante modernità. Il titolo deriva dalla title track dell’omonimo album del 1995. A vent’anni dalla sua scomparsa, i due musicisti fiorentini hanno raccolto spartiti originali e appunti musicali, per narrare con la musica la difficile vicenda umana del pianista, che giunse a togliersi la vita a Montevarchi nel 1995, una storia personale analizzata nel libro Il disco del mondo di Walter Veltroni (Rizzoli 2003) e ripresa poi nel film Piano Solo, con Kim Rossi Stuart e Michele Placido (14/9, sala Vanni).Con l’Officium Divinum di Gavino Murgia e l’ensemble Cantar lontano rivive un capolavoro che ha segnato un momento di svolta epocale nel mondo della musica contemporanea, primo progetto crossover tra la musica cosiddetta colta ed il jazz, fu prodotto da Manfred Eicher nel 1994 per la ECM records e creato dall’Hilliard Ensemble e Jan Garbarek: uno straordinario repertorio comprendente canti liturgici in latino arrangiati per sassofono e quartetto vocale (15/9, Chiesa di San Felice).
Mentre con l’incontro inedito di musicisti come Nguyen Le, Philippe Garcia e Giovanni Falzone nasce un set trascinante tra groove ed elettronica (15/9, Santa Rosa bistrot).

Info e programma su www.fjff.it