MILANO FASHION WEEK. Le scarpe di Coliac fra punk, strass, perle e ricami. E per la prima volta ci sono borse e abiti.

Oltre le bellissime scarpe che Martina Grasselli ci regala ormai da diverse stagioni. Oltre il contemporaneo, per una moda che fonde heritage, vintage (nel senso di richiami a un periodo o a un’atmosfera) e creatività mentre guarda al futuro. E per la prima volta Grasselli – ovvero il brand Coliac – ha deciso di proporre anche una collezione di borse e di abiti. Centrando l’obiettivo di una moda capace di fare tendenza a tutto tondo.

Ed ecco che il punk delle spillette che decorano le stringate di foggia maschile si vestono di perle e strass, cristalli che si ritrovano poi nei nuovi decori-ricamo (sul tallone come in punta) di scarpe con il tacco anni Sessanta.

Il lato punk si ritrova poi negli anelli dilatatori da lobo, mini o maxi, che diventano decoro del gambale di stivaletti che profumano di Swinging Londra, mentre foglie gialle e verdi ricamano scarpe che “indossano” anche spille in stile anni Venti. Gli stessi ricami arricchiscono gli abiti, il bomber in tessuto tecnico e il chiodo in pelle. Belli i pantaloni in jeans (davanti) e nero (dietro) da indossare con ciabattine dalla tomaia ricoperta di frange.

I colori delle calzature spaziano dal vitello nero a quello bianco latte fino al cuoio, senza dimenticare la vernice, il cavallino stampa animalier in grigio o cammello, mentre i modelli comprendono dalle derby maschili fino ai sabot. Raffinati gli abbinamenti con il rettile, il velluto e il camoscio con le paillettes dei ricami di foglie. 

“Non volevamo piú essere riconosciuti unicamente come marchio di scarpe – spiega la fondatrice del brand e designer Martina Grasselli – abbiamo così cercato l’evoluzione verso il mondo di un vero e proprio marchio, desiderio del resto già espresso da molti clienti. Un debutto emozionante in un periodo come questo, dove il richiamo al barocco e all’eccesso è forte in molte collezioni, propongo un ritorno al basico ispirato all’Oriente, fra ornamenti minimali e materiali perfetti”.