Lucca Biennale (ex Cartasia): arte, design e architettura realizzate in carta e cartone. Dal Palazzo Ducale alle opere monumentali esposte in giro per la città

Con l’apertura simbolica del portone della Sala Ademollo, al Palazzo Ducale di Lucca, è stata inaugurata la nona edizione di Cartasia-Lucca Biennale, manifestazione internazionale (fino al 27 settembre 2018) dedicata ad arte, design e architettura realizzate in carta e cartone. La Biennale è organizzata da Metropolis in collaborazione con il Comune di Lucca, la Provincia di Lucca e la Regione Toscana e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca Del Monte e Ds Smith.

Sono visitabili le mostre ospitate nelle sale di Palazzo Ducale e al Mercato del Carmine (tutti i giorni dalle 10 alle 19, biglietto intero 10 euro, ridotto a 8 euro per under 30, over 65, residenti del Comune di Lucca e visitatori della Torre Guinigi e della Torre delle Ore, soci Unicoop e Touring; ingresso gratuito per i bambini).

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Hanno già creato grande interesse nei lucchesi e nei molti turisti presenti in città in queste giornate caldissime le statue monumentali sistemate in vari angoli di Lucca e che rappresentano la caratteristica che rende unica Cartasia-Lucca Biennale. Ecco dove trovarle: James Lake (Paperman, in piazza S. Frediano), lo slovacco Jakub Novak (Spazio vitale, in piazza San Francesco), l’italo-svizzera Manuela Granziol (Stato liminale, in piazza Guidiccioni), l’artista franco-peruviana Eugenie Taze-Bernard (Guscio silenzioso, guscio caotico sotto il loggiato di Palazzo Pretorio), la cinese Wu Wai Chung (Niente più messaggi,a Palazzo Ducale), l’indiano Ankon Mitra (Immagini e suoni del cosmo al Mercato del Carmine) e gli americani di Dosshaus (Il sentiero del paradosso, in piazza Cittadella).

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Caos e silenzio: la ricerca di un equilibrio tra il mondo interiore di ciascuno e la realtà che ci circonda, l’energia dei processi creativi, la chiusura al dialogo, la confusione (personale e sociale) che spesso viene alimentata dalla modalità iper connessa in cui siamo immersi. Questi gli spunti suggeriti agli artisti che hanno partecipato al bando e hanno accettato la sfida di interpretare il tema “Caos e silenzio” scelto per la nuova edizione della Biennale lucchese dedicata all’arte, al design e all’architettura realizzati con la carta e il cartone. Ma la prima grande novità di questa nona edizione – come annunciato già da tempo – sta proprio nel nome della manifestazione che da qui in avanti sarà “Lucca Biennale – Paper | Art | Design”. “Lucca” a significare il legame imprescindibile con la città che la ospita e con un territorio dove da secoli si producono carta e cartone. “Biennale” per sottolineare la valenza artistica della kermesse che negli anni si è ritagliata una posizione autorevole a livello internazionale e vuole confermarsi uno spazio di confronto sui grandi temi dell’attualità, sulle nuove tendenze artistiche e culturali e sull’innovazione, capace di rivolgersi e coinvolgere addetti del settore, appassionati, artisti, designers, studenti o semplici curiosi.

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In questa sua nuova veste, per ogni edizione la Biennale avrà un paese ospite. Il primo sarà la Cina, terra in cui la carta è stata inventata nel I secolo d.C. Per il 2018 verrà organizzato intanto un primo focus con talks, eventi e una particolare vetrina per gli artisti cinesi, grazie alla realizzazione di un’architettura in cartone. In collaborazione con le università di Tongji (Shanghai) e Tsinghua (Pechino), infatti, verrà creato un vero e proprio padiglione in carta che ospiterà un’esposizione dedicata esclusivamente alla Cina. Sempre a partire da quest’anno, Lucca Biennale conferirà dei premi agli artisti ospiti della kermesse, riconosciuti tra i più interessanti del panorama internazionale. Menzione d’onore andrà allo scultore britannico James Lake che utilizza il cartone per le sue opere. Il premio alla carriera andrà invece all’artista giapponese Nahoko Kojima, una delle principali esponenti della Paper Art che realizzerà per la Biennale un’opera su commissione.

Sono stati circa 400 gli artisti che hanno partecipato ai tre concorsi per artisti, designer e architetti indetti dalla Biennale per selezionare le opere dell’edizione 2018. Le domande sono arrivate da tutto il mondo: Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Messico, Argentina, Giappone, Korea, Egitto, Cile, Ungheria, Portogallo, Russia, Indonesia, Slovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, India, Africa, Grecia, Israele, Iran e Italia, ovviamente.

www.luccabiennale.it