“Love is All”, un film ispirato alla vicenda di Piergiorgio Welby e al dibattito sulla scelta di morire. Ai 4 Mori di Livorno

Un film del tutto particolare quello che sarà proiettato a chiusura del ciclo “Pura Qualità 2017” al Cinema Teatro 4 Mori (piazza P. Tacca 16 / Livorno): si intitola “Love is All” di Francesco Andreotti e Livia Giunti ed è ispirato alla vicenda di Piergiorgio Welby, scomparso nel 2006, e divenuto simbolo del dibattito sul diritto alla scelta di morire. Alla proiezione saranno presenti l’assessore alla cultura Francesco Belais, gli autori e Mina Welby. Al termine del film seguirà un dibattito. L’appuntamento è per mercoledì 13 dicembre 2017 alle 0re 21.15.

Il film – L’immagine di un uomo inerte a letto, attaccato al respiratore polmonare che con una voce sintetica chiedeva al Presidente della Repubblica di poter morire, entrò nelle case degli italiani nel settembre del 2006. Pochi mesi dopo quell’uomo, inascoltato dalla politica e dalla giustizia, decise di prendersi ciò che gli apparteneva e aiutato dai familiari e dagli attivisti radicali morì, sottraendosi a una vita che per lui era divenuta una tortura atroce e incessante.
Sono passati dieci anni dall’irruzione nei palinsesti di quell’immagine e sebbene nel nostro paese il dibattito sulle questioni del fine vita non abbia ancora fatto sostanziali progressi, quell’immagine è divenuta l’icona della lotta per i diritti civili e per l’autodeterminazione dei cittadini. “Love is All” racconta la storia dell’uomo che si cela dietro a quell’icona e lo fa attraverso gli scritti, le narrazioni, le poesie, i dipinti e le sperimentazioni fotografiche di quello stesso uomo. “Love is All” è una storia d’amore che nasce dall’innamoramento degli autori per Welby che era un uomo che amava la vita e amava gli altri e amava la libertà.

Selezioni e riconoscimenti: Selezione ufficiale 56 Festival dei Popoli – sezione Panorama – in concorso (2015)
Evento Speciale Invideo – 26 Mostra internazionale di cinema e video oltre (2016)
Proiettato alla Camera dei Deputati in occasione del decennale della morte di Welby (2016)
Menzione Speciale Nastri d’Argento 2017
Selezione FuoriNorma – La via neosperimentale del cinema italiano (2017)
Selezione “Racconti italiani” Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) (2017)

www.loveisallmovie.com

Francesco Andreotti (Pisa, 1969)
Regista e insegnante di ripresa presso il corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione dell’Università di Pisa. Ha lavorato come operatore video e direttore della fotografia per i principali network nazionali. Nel 1995 si trasferisce ad Amsterdam per studiare l’opera di Joris Ivens. Ha realizzato documentari a tematica storica, scientifica, artistica e di indagine sociale presentati in numerosi festival. Tra questi, L’Occhio e il Pendolo (1999, coregia con Lorenzo Garzella) ha vinto i premi Primo Assoluto e Lezioni di Cinema al Backstage Festival di Bologna; Le radici della resistenza (2005) è stato proiettato alla Camera dei Deputati per i settant’anni dalla Liberazione; Le armonie nascoste (2008) ha vinto il Gran Premio della Giuria al Rome DocScient 2009 per il miglior documentario italiano di divulgazione scientifica e una menzione speciale al festival Vedere la Scienza di Milano.

Livia Giunti (Livorno, 1977)
Si è formata come documentarista presso gli Ateliers Varan di Parigi ed è dottore di ricerca in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo. Ha ideato e organizzato alcuni laboratori di videodocumentazione sociale e rassegne sul cinema documentario italiano, ed è stata presidente dell’Associazione Documentaristi Toscani. È cofondatrice della rivista “Quaderno del Cinemareale” insieme a Francesco Andreotti e Pinangelo Marino. Attualmente sta realizzando un format video sulle attività di ricerca dell’Università di Pisa (Raccontare la ricerca) ed è docente di “Cinema, fotografia e televisione” presso la Fondazione Campus Studi del Mediterraneo (Lucca). Nel 2011, insieme a Francesco Andreotti, ha fondato la società di produzione SANTIFANTI con sede a Pisa.