La realtà che fa ridere e riflettere: signore e signori ecco a voi Paola Pasqui a Villa Trossi. Utopia del Buongusto: “Provaci ancora” a Pontedera

LA VERVE DI PAOLA PASQUI 

Paola Pasqui torna a Villa Trossi (Ardenza – Livorno), il 13 luglio 2018, ore 21.30, proponendo stavolta soprattutto personaggi nello spettacolo ‘Sei personaggi in cerca di rogne’. Come sempre, Paola trae ispirazione dalla realtà, distorcendola a uso e consumo di una risata e, auspicabilmente, di una riflessione. Alcuni personaggi sono simili a lei, anime perse in un mondo sempre meno comprensibile, probabilmente troppo lontane dalla pancia del Paese, direbbero alcuni (e meno male, aggiungerebbero altri, viste le condizioni in cui versa la pancia del Paese), altri riecheggiano con levità la crudeltà profonda dei tempi che stiamo vivendo, altri ancora affermano con forza il loro essere un semplice ‘divertissement’. Poiché Paola è convinta che sia impossibile essere seri se non si è un po’ frivoli, nessuno si aspetti pesanti considerazioni didascaliche.

Cabarettista da tempo immemorabile, non avendo, come si dice da queste parti, ‘un giro di sveglia’, vincitrice del Premio Gianni Lenci ai suoi esordi nel 1996 (purtroppo la targa è andata persa in un trasloco, ma la gloria e la boria splendono ancora) e del Premio A.N.P.I come donna di spettacolo cittadino nel 2006, una comicità che parte da un quotidiano labronico con un occhio di riguardo verso l’humour britannico ed yiddish.

Paola, dopo aver trascorso l’intera giornata del 13 luglio a macerarsi nell’ansia e a pentirsi di aver intrapreso questa attività, cercherà di condurvi in un viaggio tragicomico attraverso le contraddizioni e le nevrosi del nostro tempo. Nevrotica sopraffina lei per prima, mette a servizio del cabaret le sue molteplici idiosincrasie, fra cui troneggiano le espressioni ‘università della vita’ e ‘scuola della strada’. Appena le udisce, comincia a sbattere molto forte la testa nel muro, a un occhio attento non sfuggiranno i bernoccoli occultati sotto la chioma di imbarazzante foltezza.
Ingresso 10 euro, prenotazioni 3393422139

UTOPIA DEL BUONGUSTO E IL TEMA DELL’AMORE

In una nuova esplosione della tragedia shakespeariana, il tema dell’amore va in scena al festival teatral – gastronomico “Utopia del Buongusto”. Giovedì 12 luglio 2018 alle 21,30 a Villa Crastan (Via Stazione Vecchia, 3) a Pontedera (Pisa), è in programma lo spettacolo di prosa “Provaci Ancora”. Ideato da Francesco Cortoni e Alessia Cespuglio. Con Francesco Cortoni e Silvia Lemmi. Suoni e luci di Giorgio De Santis. Una produzione della compagnia Pilar Ternera. Vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro di Udine 2010.

provaci ancora 2 LH

Romeo e Giulietta muoiono perché non rinunciano al proprio ideale, vivere il proprio amore e conservarlo intatto, puro. Ai due protagonisti solo la dimensione della morte e della tragedia permette di realizzare il proprio amore/ideale. Questo lavoro indaga quanto sia dura e grottesca la condizione dell´amore di fronte alla propria idea di perfezione e di quanto il reale sia misero e con poco senso se questo se ne diparte. In Provaci Ancora non ci sono famiglie contrapposte, né preti, né balie ma un vecchio lenzuolo, una tavolaccia di legno e Giannozza e Mariotto, una nuova coppia, che, sera dopo sera, replicano uno spettacolo, ormai scaduto, che non ha più niente da dire a nessuno. Anche se il contesto è diverso e i personaggi totalmente nuovi, rimane l´integrità tragica di Romeo e Giulietta, incarnata in qualche modo da Giannozza e Mariotto oltre a molti testi e dialoghi dell´opera che, in questo contesto, trovano diversa forma e collocazione. Il senso e il significato dell´opera shakespeariana è la guida principale del lavoro.

Cena speciale dello chef ad euro 20 in luogo alle 20,00 dal titolo “Tutta passione”. Ingresso spettacolo 8 euro. Informazioni e prenotazioni al 3280625881-3203667354. Programma completo su www.guasconeteatro.it. Visite guidata gratuita, al Parco e alla Collezione Carlo Pepi dalle ore 18,00 su prenotazione. Da non perdere una visita alla città della Piaggio.