“La damnation de Faust” (dirige Gatti, regia di Michieletto) inaugura la stagione lirica dell’Opera di Roma

“La dannazione è la perdita di umanità creata dall’isolamento, dalla mancanza di relazioni umane”. Sono le parole del regista Damiano Michieletto a proposito del capolavoro di Hector Berlioz “La damnation de Faust”, che mette in scena all’Opera di Roma a partire dal 12 dicembre 2017 . Lo spettacolo, che inaugura la stagione d’opera 2017-2018 del Teatro Costanzi, è diretto da Daniele Gatti (sopra il titolo e in basso due bozzetti dell’0pera). Protagonisti sul palco Pavel Černoch nel ruolo di Faust, Alex Esposito in quello di Méphistophélès, Veronica Simeoni come Marguerite e Goran Jurić come Brander. Le scene del nuovo allestimento sono firmate da Paolo Fantin; i costumi da Carla Teti; il light designer è Alessandro Carletti mentre i video sono curati da Roca Film.faust2
“Faust è un uomo fragile – dice Damiano Michieletto – che cerca e lotta per trovare la sua identità, un po’ come succede ad Amleto. Mefistofele rappresenta la corruzione, la tentazione, e crea un percorso di cinismo distruttivo. Si comporta come se stesse facendo un esperimento in laboratorio: Faust è una cavia nelle sue mani. Come in una sorta di Truman Show Mefistofele è colui che pilota tutto. Vuole dominare Faust, che sente suo, come un giocattolo.

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Daniele Gatti (ph. Pablo Faccinetto)

Il contraltare di Mefistofele è Margherita, che rappresenta la comprensione umana, il sentimento, l’ascolto, la possibilità per Faust di vivere qualcosa di reale. Per questo Mefistofele cercherà di allontanarli. Margherita dal canto suo cercherà di salvare l’uomo di cui è innamorata, ma non riuscirà a vincere, e nella scena finale della discesa all’Inferno arriverà troppo tardi.
Lo spettacolo si svolge come un racconto a episodi – prosegue il regista – nel quale vediamo la famiglia di Faust: il padre, la madre, la scuola. Vediamo anche alcuni flashback di quando era ragazzo. Soprattutto vediamo la sua solitudine e il suo rapporto con il mondo virtuale che lo isola e lo intrappola. Nemmeno l’amore riuscirà a salvarlo e l’epilogo sarà quanto di più tragico possa accadere nella vita di un giovane uomo”.

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Dopo la Damnation de Faust Michieletto sarà impegnato con il Guillaume Tell di Rossini, andato in scena a Londra nel 2015, che inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo il 23 gennaio 2018 ripreso da Eleonora Gravagnola, e nella nuova produzione de Die Lustige Witwe (La vedova allegra) di Lehár in scena alla Fenice di Venezia dal 2 febbraio 2018 (nella foto a sinistra il regista Damiano Michieletto).

“La damnation de Faust”
Musica di Hector Berlioz
Leggenda drammatica in quattro parti
Libretto di Hector Berlioz e Almire Gandonnière
da Johann Wolfgang Goethe tradotto in francese da Gérard de Nerval
Direttore Daniele Gatti
Regia Damiano Michieletto
Maestro del coro Roberto Gabbiani
Scene Paolo Fantin
Costumi Carla Teti
Luci Alessandro Carletti
Video Roca Film
Movimenti mimici Chiara Vecchi

Personaggi e interpreti:
Faust Pavel Černoch
Méphistophélès Alex Esposito
Marguerite Veronica Simeoni
Brander Goran Jurić

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento in coproduzione con Teatro Regio di Torino e Palau de Les Arts Reina SofÍa di Valencia

Date
Martedì 12 dicembre 2017, ore 19.00
Giovedì 14 dicembre 2017, ore 20.00
Domenica 17 dicembre 2017, ore 16.30
Martedì 19 dicembre 2017, ore 20.00
Giovedì 21 dicembre 2017, ore 20.00
Sabato 23 dicembre 2017, ore 18.