La comicità di Cinzia Leone a Bientina e Casciana Terme (anche con una merenda a base di baccelli, prosciutto e pecorino)

Cinzia Leone sarà l’interprete di un doppio appuntamento con la comicità. In due esclusive date toscane presenta il suo nuovo spettacolo, “Mamma sei sempre nei miei pensieri. Sposati!”. In programma sabato 8 aprile 2017 alle 21.30 al Teatro delle Sfide di Bientina e domenica 9 aprile alle 18 al Teatro Verdi Giuseppe di Casciana Terme. All’interno della stagione “Teatro Liquido” di Guascone. Il copione è stato scritto a quattro mani da Cinzia Leone e Fabio Mureddu che cura anche la regia. Con la partecipazione in scena di Federica Lugli. Per informazioni: 328 0625881 – 320 3667354 – info@guasconeteatro.it – www.guasconeteatro.it. Biglietto: 15 euro intero, 13 euro ridotto.

In occasione della messa in scena di domenica 9 aprile a Casciana Terme, ci sarà anche un momento dedicato al gusto e alla convivialità. Alle 16,30 è prevista la “Merenda di primavera” con prosciutto, baccelli, pecorino e vino buono, per prendere insieme i primi raggi di sole.

Non tutti sanno che il distacco dal cordone ombelicale è un problema preistorico irrisolto. Cinzia Leone (nella foto sopra il titolo) ha pensato di spiegarlo nel suo nuovo spettacolo dove l’attrice viene interrotta costantemente dalla madre che la chiama al telefono nel bel mezzo del suo monologo. Protagonista di tanti spettacoli televisivi, storiche le sue gag nella Tv delle ragazze, ma ce la ricordiamo anche in Avanzi, Tunnel e in molti film e fiction, un’attrice comica d’eccezione, Cinzia Leone ironica, istrionica, camaleontica capace di interpretare le donne della nostra attualità, di vedere la vita e la società con ironia intelligente e pungente grazie alla capacità di saper far ridere e riflettere contemporaneamente. «Siamo onorati – spiega Andrea Kaemmerle, direttore artistico ndi teatro Guascone – di avere ospite una star nazionale della comicità».

“QUELLA SPORCA FINALE”, L’EX CALCIATORE DI CHIARA SALE SUL PALCO

“Mi chiamo Alberto Di Chiara, ho 26 anni e sto per disputare la partita di calcio più importante della mia vita. Per i tifosi la partita contro la Juventus vale più di una finale anche se è un’amichevole di Ferragosto. Figuriamoci poi se quella partita è la finale di Coppa Uefa”. Si apre così “Quella sporca finale”, il romanzo dell’ex calciatore Alberto Di Chiara sulla storica partita disputata nel 1990 tra Fiorentina e Juventus che giovedì 6 aprile 2017 alle 21.00 sarà sul palco del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23) per una serata di letture interpretate da Andrea Bruno Savelli e dal giornalista Giacomo Guerrini insieme ad alcuni tra i protagonisti di quel celebre capitolo calcistico: da Sergio Buso a Celeste Pin, fino al telecronista Rai Marcello Lazzaroni. In apertura, alle 20, inaugurerà la mostra “Purple Rain”, raccolta di cimeli da veri tifosi viola a cura di Pier Francesco Nesti (ingresso gratuito).

“Alberto Di Chiara racconta in maniera ironica e divertente una delle pagine più controverse della storia della Fiorentina: la finale “rubata” per eccellenza, con l’andata giocata a Torino tra arbitri che non fischiavano e il ritorno ad Avellino, territorio storicamente bianconero”. Così parla Savelli, protagonista ed ideatore dello spettacolo, una prima rappresentazione “unica”, come la definisce lui stesso. La scena si trasformerà in un campo di calcio, un prato solcato da linee bianche, sul quale il regista e attore interpreterà insieme a Guerrini i momenti più salienti del libro. Gli ospiti speciali della serata, coloro che hanno realmente vissuto quei momenti, saranno invece seduti in platea, pronti a prendere la parola quando il loro nome sarà chiamato a testimoniare.

L’evento costituisce l’ultimo appuntamento con “Campi da Gioco”, terza edizione della rassegna dedicata a sport e teatro partita a febbraio. “Quest’anno abbiamo deciso di dedicare tutta l’iniziativa ai “furti”, alle ingiustizie del mondo dello sport. In questo senso, ci è sembrato perfetto concluderla con il racconto di una delle annate più particolari della storia della Fiorentina. Quello che vorremmo riuscire a comunicare, è quanto sia importante la democrazia nello sport, quanto le ingiustizie vadano al di là della singola sfida, quanto siano di base tutte uguali, e quanto sia importante raccontarle e condividerle”. Ingresso libero