“Goodbye Diabolik”, debutto in prima nazionale dello spettacolo ispirato al celebre fumetto. In scena dal 23 ottobre al Piccolo Bolognini di Pistoia

Prende il via la stagione teatrale 2018/2019, in abbonamento, del Teatro Manzoni di Pistoia e, come da tradizione, l’apertura è affidata ad una nuova produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese (la prima delle tre in programma quest’anno), Goodbye Diabolik, che debutta, in prima nazionale, dal 23 al 28 ottobre 2018 al Piccolo Teatro Bolognini (feriali ore 21, festivo ore 16), dopo l’anteprima al Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo.

  • Lo spettacolo rende omaggio a Diabolik il più famoso e longevo eroe del fumetto italiano, ormai entrato nell’immaginario collettivo e divenuto un classico del fumetto internazionale: la sua storia, sin dalla nascita nel lontano 1962, coincide con quella di due geniali e creative sorelle milanesi, Angela e Luciana Giussani e della leggendaria casa editrice Astorina, fondata da Angela e tuttora attivissima.

Il testo è una novità assoluta di Dominick Tambasco, sceneggiatore e regista cinematografico, da un progetto di Alessia Innocenti; in scena – immersi nella bella scenografia firmata da André Benaim (che cura anche i costumi) ed arricchita dalle luci di Beatrice Ficalbi – un trio di eccellenti attori toscani, con prestigiose carriere alle spalle: Alessandro Baldinotti, Alessia Innocenti, Giulia Weber. La regia dello spettacolo è di Massimo Navone, ligure di origine ma ormai milanese, docente alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi (di cui è stato anche direttore), che ha, nella sua carriera, diretto attori quali, tra gli altri, Adriana Asti, Franco Branciaroli, Margherita Buy e Sergio Rubini.

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Una scena dello spettacolo (ph. G. Acerboni)

“Si tratta del racconto di un dialogo tra tre personaggi – commenta Dominick Tambasco – l’autrice di Diabolik, Angela Giussani, Eva Kant e un fantomatico agente di Diabolik che lascia più di un sospetto per far pensare che sia Diabolik travestito, come solo lui sapeva fare. La storia si manifesta in un momento della vita in cui l’autrice si interroga su cosa ci sarà dopo questa vita. La domanda la pone anche ‘l’agente di Diabolik’ che vuole sapere cosa sarà dei suoi eroi una volta che l’autrice non ci sarà più. Nel corso della storia si ripercorrono le principali tappe del fumetto: le circostanze che ne hanno dato origine e le varie vicissitudini che ha percorso. Tutto avviene nel vecchio ufficio dell’Astorina, la casa editrice milanese dove è stato concepito il fumetto, in un’atmosfera Hopperiana, in cui un apparente scialbo evento quotidiano raggiunge una dimensione surreale”.

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Un’altra immagine dello spettacolo teatrale (ph. G. Acerboni)

“Goodbye Diabolik è un gioco di interferenze tra realtà ed immaginazione – aggiunge Massimo Navone – Ciò che ci interessa è far notare come la pièce riesca a sottrarsi alle più tradizionali classificazioni di genere teatrale, proponendo una forma di ‘situazione/dibattito’ che mette in campo riflessioni su temi universali: identità in crisi, rapporto tra verità e finzione, senso dell’esistenza e della sua fine. Ognuno dei personaggi rappresenta un diverso punto di vista ed una particolare strategia di resistenza alle avversità della vita. Non mancano quindi conflitti e scontri anche aspri, sia sul piano emotivo che su quello concettuale, ma alla fine ciò che li unisce e li rende solidali è il disperato tentativo di comprendere il senso di qualcosa che è di per sé tanto incomprensibile quanto ineluttabile. Attrarre l’immaginario dello spettatore in questa dimensione sospesa, tra ambigua realtà e sogno paradossale, è la sfida della nostra messa in scena”.

Dopo Pistoia, lo spettacolo sarà il 3 novembre 2018 al Teatro Yves Montand di Monsummano Terme, per riprendere poi la tournée nel 2019.

Info e prevendite: biglietteria Teatro Manzoni 0573 991608 – 27112 www.teatridipistoia.it

La stagione del Manzoni è promossa da Associazione Teatrale Pistoiese, con Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, col sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Toscana e con il contributo di Unicoop Firenze

Si ringrazia la Casa Editrice Astorina per la collaborazione Diabolik©Astorina S.r.l

NOTE SU DIABOLIK
Estratto dal sito della casa editrice Astorina www.diabolik.it
La storia di Diabolik coincide con quella delle sorelle Angela e Luciana Giussani. Due belle, colte, spiritose e inquiete signore della buona borghesia milanese che ebbero il coraggio di diventare imprenditrici di se stesse in anni in cui una simile operazione era a dir poco anomala (…). Due geniali creative che non inventarono “solo” il personaggio ormai entrato nell’immaginario collettivo degli italiani, ma anche un modo tutto loro di fare fumetto. Di pensarlo, di scriverlo, di gestirlo, di viverlo.

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La home del sito su Diabolik

Il primo numero di Diabolik, dal titolo Il Re del Terrore, arriva in edicola nel novembre 1962, edito dalla semisconosciuta Casa Editrice Astorina, fondata da una intraprendente signora di nome Angela Giussani. Nata a Milano nel 1922 ha un carattere forte, estroverso e ribelle. Negli anni Cinquanta, quando le poche donne che guidano un’automobile sono ancora guardate con curiosità e sospetto, Angela ha addirittura il brevetto di pilota d’aereo. E lavora sodo. All’inizio come modella per foto di moda e pubblicitarie (indimenticabile nella pubblicità del sapone Lux) e poi anche come giornalista e redattrice. A ventisette anni sposa l’editore Gino Sansoni: un tipo pieno di idee, che ha il coraggio e la sfacciataggine di mandarle in stampa tutte. In quell’epoca la giovane Angela si lascia trascinare volentieri nel turbine di iniziative del marito come autrice, redattrice e persino fotomodella. Al fianco di un personaggio tanto dinamico, sembrerebbe destinata a restare in ombra. E invece troverà la forza di rendersi indipendente, dedicherà tutta la sua vita lavorativa solo a Diabolik e dirigerà la Casa Editrice Astorina fino al giorno della sua scomparsa, avvenuta nel febbraio del 1987.
Accanto a lei, un po’ intimidita da quella dirompente personalità, vive la sorella minore. Apparentemente più razionale e concreta, per Luciana (nata a Milano nel 1928) all’inizio si prospetta una tranquilla carriera di impiegata. Per lei, invece, è soltanto una fase di transizione. Perché non si accontenta di stare solo a guardare le prime avventure editoriali della sorella maggiore: scalpita per affiancarla. D’altra parte anche Angela sente il bisogno di un appoggio, di un alter ego. La redazione di soggetti e sceneggiature per Diabolik appassiona da subito Luciana, che porterà avanti la direzione della testata anche da sola, dopo la morte della sorella. L’ultimo episodio da lei firmato risale a pochi mesi prima della sua scomparsa, avvenuta nel marzo del 2001.