FESTIVAL PUCCINI 2018 / 21. “Motezuma”, prima rappresentazione moderna dell’opera di Galuppi (1772). Due serate nate dai corsi di alta formazione musicale e dalle collaborazioni del Pucciniano

  • L’opera barocca Motezuma di Baldassarre Galuppi in scena a Torre del Lago, nell’Auditorium Caruso, domenica 19 e lunedì 20 agosto 2018. Capolavoro di uno dei più prolifici compositori del Settecento, Baldassarre Galuppi, Motezuma sarà la prima rappresentazione in tempi moderni, nata dai corsi di alta formazione musicale frutto della collaborazione tra Opera Network, Fondazione Festival Pucciniano, Landstheater di Salisburgo e Ensemble San Felice di Firenze.L’opera è ambientata in America latina, al momento dell’arrivo dei “conquistadores” spagnoli.

Corollario alla ricca stagione del Festival Puccini 2018 che visto in cartellone ben 6 titoli pucciniani, Motezuma è uno dei due titoli riscoperti e promossi dal Festival. Una pregevole attività culturale quella realizzata dalla Fondazione Festival Pucciniano che ha voluto proporre per la Stagione 2018 anche la riscoperta – oltre alla partitura di  Motezuma di Galoppi – anche Il Convitato di Pietra di Giovanni Pacini che sarà rappresentato il  24 agosto nel Giardino di Villa Paolina a Viareggio.

Motezuma- Auditorium Enrico Caruso
19 e 20 agosto 2018 – ore 21.15
Motezuma è uno dei capolavori del compositore di Burano, detto il Buranello, Baldassare Galuppi riconosciuto come uno dei compositori più originali d’Italia nel genere comico che apprese i primi rudimenti musicali da suo padre, barbiere di professione e violinista per passione.

Motezuma- Festival Puccini 2018 (10)A sedici anni appena, Galuppi si recò a Venezia e lì visse con il salario che riceveva come organista di diverse chiese. Benché molto ignorante dei principi dell’arte, osò mettere in musica un’opera buffa a Chioggia che aveva per titolo La fede nell’incostanza, ossia gli amici rivali, che fu oltraggiosamente fischiata. Disperato per questa sventura, Galuppi era quasi risoluto ad abbandonare la musica e ad abbracciare la professione di suo padre, quando ebbe la fortuna di suscitare l’interesse del famoso Benedetto Marcello che avendo notato le felici disposizioni del giovane Baldassare, lo fece entrare nella scuola di Antonio Lotti, dove si dedicò con ardore, per ben tre anni, allo studio del contrappunto. Lotti ben presto capì che Galuppi eccelleva sugli altri suoi allievi. Contemporaneamente alla sua formazione, per circa due anni nei teatri d’opera veneziani prestò servizio come clavicembalista e di tanto in tanto compositore di arie per riprese e pasticci. L’ottima reputazione di clavicembalista che ottenne sia a Venezia che a Firenze fece sì che nel 1726 fosse ingaggiato al Teatro Sant’Angelo, al San Samuele e al San Giovanni Grisostomo, al fine di mettere in scena le proprie arie.

Motezuma- Festival Puccini 2018 (11)Appena si sentì abbastanza preparato da poter affrontare nuovamente le scene, ricorse ancora alla bontà del Marcello che scrisse per lui il libretto della Dorinda, del quale il giovane compose la musica. Quest’opera fu rappresentata al teatro di Sant’Angelo durante la fiera dell’Ascensione, nel 1729 e fu ben accolta dal pubblico. In quest’opera, come in altre, Galuppi non brilla per la forza dell’armonia, ma una gaiezza sostenuta, una verve incontenibile, e le forme graziose del suo canto, gli procurarono una celebrità che resistette per gran tempo ai capricci della moda. Dal 1729 in poi, il successo di questo compositore, in tutti i teatri d’Italia, fu quasi senza interruzioni, fino alla sua morte. Compose inoltre un centinaio di melodrammi dei quali una ventina su libretti di Carlo Goldoni. Il suo stile melodico, elegante e flessibile, s’incontrò – come accennato – con la poetica di Goldoni: questa collaborazione segnò la nascita e la diffusione in tutta Europa ( dopo il 1749 ) del dramma giocoso.

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L’opera Motezuma andò in scena per la prima volta nel 1772 a Venezia e nonostante il grande successo non fu mai più rappresentata,  La regia di questa prima rappresentazione moderna, è affidata a Luca Ramacciotti, la direzione musicale è a cura del maestro Federico Bardazzi; la direzione artistica è invece di Paolo Bellocci, il concept è di Carla Zanin.
Il cast è formato da giovani talenti provenienti dall’Accademia di alto perfezionamento della Fondazione Festival Pucciniano; si ringraziano inoltre gli studenti del corso I.F.T.S. Spirito del Luogo della Fondazione Campus di Lucca per la collaborazione. Anche l’organico strumentale è quello dell’orchestra classica: archi, 2 oboi, 2 corni e fagotto. L’esecuzione prevede l’utilizzo anche di un continuo realizzato con strumenti storici e formato da clavicembalo, violoncello barocco, tiorba e chitarra barocca. 

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La trama / L’opera è ambientata in America latina, al momento dell’arrivo dei “conquistadores” spagnoli. L’imperatore Motezuma, uno degli ultimi imperatori aztechi che regnò dal 1502 al 1520, per difendere il suo regno scelse la strada della diplomazia e del dialogo; strategia che si rivelò vincente, nonostante la resistenza del popolo che avrebbe preferito una reazione più violenta per opporsi agli spagnoli. A guidare la spedizione degli invasori un capitano spagnolo di grande valore, Ferdinado Cortes. Prima di varcare le frontiere messicane, egli si scontrò più volte con i popoli confinanti, alcuni dei quali furono sottomessi, mentre altri invece divennero suoi alleati. Motezuma preoccupato dell’arrivo degli spagnoli ed in preda a presagi nefasti, fece di tutto per allontanare Ferdinando dal suo stato e negargli l’udienza. Ferdinando lo convinse però a riceverlo nella sua Corte dopo aver vinto numerose battaglie, facilitato dal fatto che i sudditi di Motezuma non conoscevano né i cavalli, né le armi da fuoco: gli Spagnoli riuscirono a varcare le soglie della capitale il giorno 8 novembre 1519.

Motezuma- Festival Puccini 2018 (13)Ferdinando fu ricevuto con tutti gli onori e Motezuma si riconobbe vassallo del re di Spagna credendo che gli invasori fossero venuti per riformare il loro sistema legislativo. Intanto nell’Impero ci fu una sollevazione contro gli invasori; l’imperatore fu imprigionato da Ferdinando e portato nel Quartiere degli Spagnoli. La sommossa finì quando Cortes arrestò il capo degli insorti… Questo dramma è basato sulle notizie della conquista del Messico scritte per mano di Antonio de Solis, sebbene l’autore ne abbia variato alcune circostanze di ordine temporale, pur restando il più possibile fedele alla verità storica. Il dramma comincia dall’arrivo degli spagnoli fino alla sommossa nell’impero azteco, si svolge nella Capitale dell’Impero e nelle vicinanze.

MOTEZUMA
Regista: Luca Ramacciotti
Orchestra: Orchestra del Festival Pucciniano
Direttore: Federico Bardazzi
Revisione a cura di: Federico Bardazzi, Dimitri Betti, Veronica Nosei

Personaggi ed interpreti
Motezuma imperator del Messico, amante e promesso sposo di Erismena mezzosoprano
Sara Cappellini Maggiore
Erismena regina d’una provincia dipendente dell’Impero soprano
Beatrice Stella, Anna Paola Troiano
Cortes Generale de’ Spagnuoli tenore
Vladimir Reutov
Teutile Capitano degl’Indiani ausiliari di Cortes, amante di Lisinga soprano
Immacolata Iovine
Lisinga principessa schiava di Motezuma soprano
Micaela Sarah D’Alessandro
Ostane ufficiale della corona Imperiale e confidente di Motezuma contralto
Daniela Nuzzoli, Sara Tommasini

Orchestra (22 musicisti): 2 oboi, 2 corni, 1 fagotto, 6 primi violini , 4 secondi violini, 4 viole, 2 violoncelli, 1 contrabbasso
Assistente musicale e clavicembalista Dimitri Betti Clavicembalo
Maestro collaboratore Debora Tempestini Pianoforte