“Eclipse” di Chiara Civello live al Puccini di Firenze. Nuovo album e un grazie a Claudia Cardinale

Il pop italiano più elegante, le influenze brasiliane, una manciata di cover sorprendenti, gli arrangiamenti elettronici. Tutto questo e molto altro è “Eclipse”, il nuovo album che Chiara Civello presenta martedì 27 febbraio 2018 al Teatro Puccini di Firenze (ore 21 – biglietti 25/18 euro – prevendite nei punti Box Office Toscana http://www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804 e online su www.boxol.it e www.ticketone.it).

“L’Eclisse è un’ombra nel sole o un sole nell’ombra, è una macchia scura che ha il sapore del vuoto e gli argini infuocati. È la fine di qualcosa e l’inizio di altro. La vita ha tante eclissi, tanti vuoti e col tempo ho imparato a lasciarli risuonare… e a farli ballare”.

Gli elementi fondanti della musica di Chiara (cliccare qui per vedere il video) acquistano un sapore nuovo, grazie alla produzione illuminata di Marc Collin (Nouvelle Vague), che trova un perfetto equilibrio tra atmosfere classiche e sonorità moderne. “L’ho conosciuto a Parigi nell’estate del 2015 quando aprivo il concerto di Gil e Caetano, ed è stato amore a prima vista. Dopo aver ascoltato le mie nuove canzoni, Marc mi ha proposto una lettura nuova, che preservava le mie caratteristiche ma le accostava a suoni molto speciali. Non gliel’ho fatto ripetere due volte: sono partita per Parigi, ho preso una casa a Marais e ci siamo immersi in un magico mondo di organi elettrici anni ‘70, uccellini e suoni di vento, batterie elettroniche e musicisti geniali abbiamo creato il sound di Eclipse”.

Per lavorare al nuovo repertorio, Chiara si è circondata di qualche amico di talento: Francesco Bianconi (Baustelle) e Pippo Kaballà hanno scritto con lei la rarefatta “New York City Boy”; Cristina Donà è la co-autrice di “To Be Wild”, sognante e malinconica; al raffinato chansonnier milanese Diego Mancino è affidato il compito di raccontare “Come vanno le cose”, in apertura dell’album; il sorprendente talento dei giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera è al servizio di “Cuore in tasca” e di “La giusta distanza”. Le atmosfere brasiliane affiorano qui e là in tutto l’album, ma sono due le canzoni che Chiara dedica al suo mondo musicale d’elezione: “Sambarilove”, un contagioso “sambalanço” scritto a quattro mani con Rubinho Jacobina (che duetta con Chiara), e “Um Dia”, firmata con l’eclettico chitarrista Brasiliano Pedro Sà.Chiara Civello_389A8635b_ph Artist Proof_b

La scelta delle cover ha uno spiccato sapore cinematografico: c’è una versione intima per chitarra e voce di “Amore”, scritta da Alberto Sordi e Piero Piccioni; “Quello che conta”, interpretata da Luigi Tenco e scritta da Ennio Morricone e Luciano Salce per il film “La Cuccagna”, è un magnifico omaggio al cantautore genovese, a cinquant’anni dalla sua drammatica scomparsa; “Eclisse Twist” è una celebrazione del cinema di Michelangelo Antonioni, che scrisse la canzone con Giovanni Fusco per affidarla alla voce di Mina. E a proposito della Tigre di Cremona, c’è anche una versione decisamente originale del superclassico “Parole parole” (Civello nella foto sopra di Artist Proof).

È giusto raccontare ancora un aneddoto, che ha dato a Chiara la certezza di essere sulla retta via musicale: “Una domenica pomeriggio, mentre passeggiavo sovrappensiero su Pont Sully, chiedendomi se quella cinematica fosse la via giusta, i miei occhi, vaganti come per un segnale divino, all’improvviso si sono fermati sul volto di Claudia Cardinale che attraversava placidamente lo stesso ponte per tornare a casa. L’ho seguita con lo sguardo, con il cuore gonfio, poi l’ho rincorsa, ho preso coraggio, l’ho fermata e raggruppando le uniche due parole che la timidezza e lo stupore mi lasciavano pronunciare le ho detto: “Grazie, Claudia”. La cantautrice (voce, chitarre, pianoforte) sarà affiancata sul palco da Seby Burgio (tastiere) e Federico Scettri (batteria ed elettronica).