Così Llewelyn Lloyd dipingeva i paesaggi toscani del Novecento: da luglio una grande mostra a Firenze

L’opera di Llewelyn Lloyd (nato a Livorno nel 1879, formatosi nella scuola di Guglielmo Micheli con Amedeo Modigliani, poi chiamato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, città dove morì nel 1949) rivive nella mostra “Lloyd: paesaggi toscani del Novecento” che sarà allestita a Villa Bardini (Costa San Giorgio, 2) dal 14 luglio 2017 al 7 gennaio 2018. Curata da Lucia Mannini e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, l’esposizione (nella foto sopra il titolo particolare della tela “La casa” del 1913) raccoglie 62 opere dell’artista, provenienti, da 27 diverse collezioni private di tutta Italia (specie da Firenze e Livorno, ma anche da Roma, Milano, Viareggio e Reggio Emilia) e da collezioni pubbliche come la Galleria di Arte Moderna (Roma), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma), la Pinacoteca civica del Comune di Forlì a Palazzo del Merenda, la Pinacoteca Civica “Foresiana” (Portoferraio, Isola d’Elba), la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, le Gallerie degli Uffizi Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e la Fondazione Livorno.

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Llewelyn Lloyd, “L’ombra del pergolato” (particolare), 1909

Dopo la formazione a Livorno, seguendo l’ideale artistico e morale di Giovanni Fattori, Lloyd, di origini gallesi, Llewelyn Lloyd giunse a Firenze alle soglie del Novecento, diventando un fiorentino d’adozione.

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Llewelyn Lloyd, “Le case al Cotone”, 1907 (particolare)

Nella mostra, il cui catalogo è edito da Polistampa, si ripercorre il cammino artistico del pittore dagli inizi del Novecento, cui corrisponde la stagione divisionista, divisionismo alla piena maturità, negli anni Venti, con una piccola sezione dedicata alle vedute fiorentine degli anni Trenta. Il paesaggio è un tema sempre presente nell’opera pittorica di Lloyd, un artista apprezzato, sia per le sue rappresentazioni dell’isola d’Elba, sia per le vedute di Firenze. Dalle albe rosate e dai tramonti infuocati del Divisionismo, in ampie raffigurazioni di campagne o affacci marini (di cui restano anche a documentazione alcuni grandi disegni a carboncino, anch’essi esposti nella mostra), si seguono, nelle sezioni successive della mostra, le nuove ricerche formali, impostate su rapporti cromatici e nuovi equilibri compositivi, culminando proprio nelle vedute del panorama fiorentino, cittadino e non: la selezione di queste opere dimostra come di fatto il gallese possa essere considerato a pieno titolo tra i protagonisti del Novecento pittorico italiano.

Lloyd: paesaggi toscani del Novecento

Villa Bardini – Costa San Giorgio, 2 (foto a destra)bardini

Aperta dal 14 luglio 2017 al 7 gennaio 2018
Orario: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00
(ultimo ingresso alle ore 18.00)
Lunedì chiuso — Parcheggio gratuito riservato all’interno del Forte Belvedere

Info e prenotazioni tel. 055 20066206n(dal lunedì al venerdì, ore 9.30 – 17.30) –  tel. 055 2638599 (sabato e domenica, ore 10.00 – 19.00)
info@bardinipeyron.it — www.bardinipeyron.it