“Colori e forme del lavoro”: cinquanta opere (c’è anche un disegno preparatorio del “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo) in mostra a Carrara. Dal 16 giugno a Palazzo Cucchiari

Apre al pubblico il 16 giugno 2018 a Carrara, presso Palazzo Cucchiari sede della Fondazione Giorgio Conti, la mostra “Colori e forme del lavoro. Da Signorini e Fattori a Pellizza da Volpedo e Balla” (nella foto sopra il titolo “Messi d’oro” di Plinio Nomellini / particolare e in basso a destra l’opera nella sua interezza).

Plinio Nomellini – Messi d’oro – Banco BPM

L’esposizione, ideata e promossa dalla Fondazione Giorgio Conti e curata da Massimo Bertozzi e Ettore Spalletti, è dedicata alla rappresentazione del mondo del lavoro nell’arte italiana tra l’Unità d’Italia e la Grande Guerra. In mostra oltre cinquanta opere, di collezioni pubbliche e private italiane, che spaziano dalla pittura Macchiaiola attraverso il Verismo e le suggestioni simboliste fino alle prime avvisaglie delle avanguardie: da Fattori a Morbelli, da Signorini a Pellizza da Volpedo, qui presente con un grande disegno preparatorio del Quarto Stato, da Vincenzo Vela, in mostra con il Monumento alle Vittime del Lavoro, fino a Giacomo Balla pre-futurista, il progetto espositivo intende verificare come nella pratica della pittura, il movimento realista e verista italiano nei decenni successivi all’unità politica della Nazione dia campo a un profondo rinnovamento tematico e formale, senza perdere di vista lo sfondo sociale e le profonde trasformazioni culturali in cui si viene definendo l’immagine della “nuova Italia”.

03 Vela Vincenzo- Le vittime del lavoro inv. 1357 G6117 Idini

Le immagini del popolo diventano indifferentemente motivo di denuncia e origine di nuove e diverse suggestioni poetiche, e la figurazione dell’arte italiana si affolla di gente comune: poveri, contadini, anziani e lavoratori nelle loro differenti espressioni di umiltà, di bisogno, ma anche di rivendicazione della propria identità, di affrancamento, quindi di rabbia, di organizzazione e di protesta e di lotta (sopra a sinistra: “Le vittime del lavoro” di Vincenzo Vela).

Per raccontare tutto questo, la mostra si articolerà in sette sezioni, dedicate a: il lavoro domestico, il lavoro nei campi, il lavoro in mare e nei fiumi, il commercio, il lavoro nelle officine e nelle manifatture, il lavoro in miniera e nelle cave, la condizione sociale.

Colori e forme del lavoro.
Da Signorini e Fattori a Pellizza da Volpedo e Balla.
Mostra a cura di Massimo Bertozzi e Ettore Spalletti,
Carrara, Palazzo Cucchiari- Fondazione Giorgio Conti
Via Cucchiari 1
16 giugno – 21 ottobre 2018

Orari:
Giugno- settembre-ottobre: martedì-mercoledì-giovedì e domenica 10-13/ 15-20
Venerdì-sabato 10-13/ 16-22

Luglio-agosto: martedì mercoledì giovedì e domenica 10-13/ 16.20

Venerdì- sabato 10-13/17-23

Lunedì chiuso

Biglietti
Intero € 10,00  con audioguida
 / ridotto € 8,00  con audioguida (da 9 a 18 anni, oltre i 65 anni e soci Touring)
 /GRUPPI (da 10 a 29): € 8,00 con audioguida
GRUPPI (da 30 in su): € 7,00 con audioguida
 / SCUOLE € 4,00 senza audioguida 2 accompagnatori gratuiti per scolaresche
 / CONVENZIONI Riduzioni del 20% soci Coop Tirreno e Unicoop Firenze e Gruppo Feltrinelli
 / GRATUITI senza audioguida: Giovani fino a 8 anni accompagnati dai genitori – Giornalisti con tesserino nazionale – Portatori di handicap e accompagnatore

Tel +39 0585 72 355; info@palazzocucchiari.it ; www.colorieformedellavoro.it; www.palazzocucchiari.it