Ci sono sempre parole… Festival delle narrazioni popolari (impopolari): a Capraia e Limite tre giorni con i racconti delle persone e della loro vita quotidiana. Il programma

Da venerdì 9 a domenica 11 novembre 2018 “Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)”, il primo Festival ‘diffuso’ sulle narrazioni e lo storytelling che mette al centro le persone e i loro racconti di vita quotidiana, ideato da Andrea Zanetti che ne è direttore artistico insieme a Cinzia Compalati, entra nel vivo con I racconti dei cittadini a Capraia e Limite.

Capraia e Limite, sala di voga, ph.Enzo Sanchini[2][3][1]

Durante le tre giornate i racconti selezionati attraverso una call aperta a tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa, saranno messi in scena direttamente dai cittadini con il supporto drammaturgico di attori e compagnie teatrali in sedi molto particolari, come il Centro della Cantieristica e del Canottaggio, la Palestra e la Sala di voga, l’Oratorio della Compagnia della SS. Trinità, la Fornace Pasquinucci, il Lungarno limitese (a partire dalla Società Canottieri Limite), associazioni e case dei cittadini. In ogni incontro si alterneranno cittadini diversi con racconti diversi; compito dell’attore è quello di armonizzare le storie sulla scena e di ricreare una suggestione teatrale che leghi le narrazioni.

  • Il filo conduttore è l’asse temporale che sempre segna la storia dei luoghi: racconti di emigranti, racconti di anziani, di famiglie, ricordi legati alla tradizione contadina o a personaggi rappresentativi del paese.

Prenderanno vita, ad esempio, la storia di coraggio e integrazione di Thomas Langnéblé, dal Togo alla Toscana, o il racconto dello sminamento del Voltone di
 Luciano Prosperi, o ancora i racconti dei campioni mondiali di canotaggio del 1982: Antonio Baldacci,
Lanfranco Borsini, 
Renzo Borsini, 
Claudio Castiglioni, Lorenzo Cecchi,
 Leonardo Salani. Il tema che accomuna tutti è la vita, un tema quasi ‘libero’ e allo stesso tempo intriso di ragioni, cause e effetti.

1 Fornace bassa[5][1]
Fornace Bassa
Si vuole portare alla luce una comunità che riscopre il piacere di raccontarsi nella straordinarietà del quotidiano, per confrontarsi non solo sulla memoria ma sulla codificazione del presente, accettando la sfida della contemporaneità come obiettivo ma utilizzando la nobile arte della parola come strumento.
Un ringraziamento va alla professionalità degli attori e delle compagnie teatrali che hanno saputo prima ascoltare e poi accompagnare i cittadini in una resa scenica in cui sono gli indiscussi protagonisti. Quindi un grazie va a Oranona Teatro – Associazione Polis, Ilaria Filippeschi ed Elisa Malatesti, Silvia Bagnoli e Daniela Bertini (Associazione Il Gabbiano), Andrea Giuntini (Associazione Elicriso) e Compagnia La Nave.

Oltre ai momenti scenici, sono previste delle narrazioni spontanee, frutto della naturale capacità di raccontarsi e di ascoltarsi fornita dalla convivialità. Merende e cene all’interno delle quali i visitatori incrociano i racconti dei cittadini senza il filtro drammaturgico degli attori, magari degustando prodotti del territorio o ricette tipiche della tradizione gastronomica. Momenti di pura convivialità con l’obiettivo di facilitare l’incontro e lo scambio tra persone; la capacità di raccontarsi insieme a quella di ascoltarsi.

  • Ulteriori tre momenti accompagneranno le giornate del Festival.
 I Tell di Francesco Siani (venerdì 9 novembre, alle ore 17:00, in Piazza Cesare Battisti, 6), installazione all’interno della quale i cittadini potranno registrare liberamente il proprio racconto. Un’opera interattiva che andrà a costituire il primo nucleo fondante di un Archivio Sonoro della Memoria Contemporanea.
  • A Mile in my Shoes (along Arno) (sabato 10 novembre, dalle 10:00 alle 16:00 alla Società Canottieri di Limite – Lungarno della Mollaia, 19), omaggio all’Empathy Museum: in una passeggiata lungo le sponde dell’Arno ci sarà la possibilità di ascoltare alcuni racconti dell’archivio dell’Empathy Museum indossando le scarpe di chi ha vissuto quei momenti. Storie internazionali ma legate ai territori dal filo rosso dell’empatia.
  • I Wish di Stefano Lanzardo (domenica 11 novembre, dalle 11:00 alle 18:00, al Centro della Cantieristica e del Canotaggio – in Piazza Cesare Battisti, 6), progetto di ritratti fotografici nei quali i cittadini raccontano il loro desiderio attuale. I ritratti andranno a creare un’opera in divenire che si costruirà fotografia dopo fotografia per terminare con la sua scomposizione, dando la possibilità a tutti di ritirare il proprio ritratto.

  • “Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)” si chiude venerdì 30 novembre 2018, a Montespertoli, con Ginevra di Marco e Le narrazioni popolari, un concerto/produzione unica ispirato dai racconti dei cittadini. La ricerca e la raffinatezza di questa artista toscana incontrano le storie della comunità e le rileggono in chiave musicale. Parallelamente 8 classi dell’Empolese Valdelsa seguiranno la produzione di Ginevra e ne diventeranno i blogger attraverso l’uso guidato dei social.

Si ricorda inoltre che sino al 16 dicembre sarà possibile visitare J.O.B.S. Join Our Blended Stories. Storie di lavoratori in mostra, a cura di Andrea Zanetti (in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil di Firenze), al Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino. L’esposizione che ha inaugurato il festival racconta il mondo del lavoro, dando voce e spazio ai lavoratori agli oggetti che rappresentano i loro mestieri, reinterpretati in mostra da 16 artisti contemporanei.

 

I racconti dei cittadini – IL PROGRAMMA

Venerdì 9 novembre 2018
17:00 Piazza Cesare Battisti, 6
Inaugurazione di I TELL, installazione di Francesco Siani
All’interno di I TELL i cittadini potranno registrare liberamente il loro racconto. Un’opera interattiva che andrà a costituire il primo nucleo fondante di un Archivio Sonoro della Memoria Contemporanea.

17:30 Centro della Cantieristica e del Canottaggio
Piazza Cesare Battisti, 6
La merenda con Tito Paroli

Il racconto di Tito accompagnato da bronchè e vinsanto Costo a partecipante € 3,00

19:00 Centro della Cantieristica e del Canotaggio
Piazza Cesare Battisti, 6 – Vasca di voga

I racconti di:
Isabella Morelli – Ricordi d’infanzia, Leonardo Sani – La spesa e Roberto Taviani – Vita sul colle. Spezzoni di vita di Limite sull’Arno
Con il supporto drammaturgico de
L’Oranona Teatro – Associazione Polis
Ingresso libero

20:00 via Larini, 58

A cena da Elena Tognetti
Il racconto di sua sorella Lidia, la maestra di Capraia e Limite
Menù a base di bruschetta di cavolo nero, zampetti di maiale con lenticchie e fagioli.

Costo a partecipante € 10,00 da corrispondere direttamente all’oste a titolo di rimborso spese.
Prenotazione obbligatoria (massimo 10 persone) scrivendo a info@museiempolesevaldesa.it

21:30 Centro della Cantieristica e del Canotaggio
Piazza Cesare Battisti, 6 – Vasca di voga

I racconti dei campioni mondiali di canotaggio del 1982: Antonio Baldacci
Lanfranco Borsini
Renzo Borsini
Claudio Castiglioni
Lorenzo Cecchi
Leonardo Salani

Con il supporto drammaturgico de
L’Oranona Teatro – Associazione Polis
Ingresso libero

Sabato 10 novembre
10:00 –16:00 Società Canottieri Limite Lungarno della Mollaia, 19

A MILE IN MY SHOES (along Arno) omaggio all’EmpathyMuseum di Londra www.empathymuseum.com
Una passeggiata lungo le sponde dell’Arno offre la possibilità
di ascoltare alcuni racconti dell’archivio dell’EmpathyMuseum indossando le scarpe di chi ha vissuto realmente quei racconti. Storie internazionali ma legate ai territori dal filo rosso dell’empatia.

16:00 Società Canottieri Limite
(Lungarno della Mollaia, 19)

La merenda del Circolo dei Canottieri

Il racconto di Carlo Magnani, Helena Kågemark e i loro asini Toni e Aurora Alba
http://unattimostoarrivando.blogspot.com accompagnato da schiacciate dolci e salate.
(in caso di bel tempo la merenda si tiene nel prato di fronte al rimessaggio delle imbarcazioni; in caso di maltempo nella grande sala dove sono conservate le barche)
Costo a partecipante € 3,00

18:30 Oratorio della Compagnia SS. Trinità
(Piazza Don Valiani, accanto alla Pieve di Santa Maria Assunta) I racconti di 
Sandro Gualdani –  Prima volta, prima media
e Maria Grazia Lotti – Una giornata al mare
 amara Morelli – Arno nei miei ricordi

Con il supporto drammaturgico di Ilaria Filippeschi ed Elisa Malatesti / Ingresso libero

20:00 via D.Fontana, 8/10

A cena da Cinzia Carboncini e Stefano Giuntini
Il racconto di un ospite a sorpresa!

Menù a base di polenta con i funghi e carne al girarrosto. Costo a partecipante € 10,00 da corrispondere direttamente all’oste a titolo di rimborso spese.
 Prenotazione obbligatoria (massimo 10 persone) scrivendo a info@museiempolesevaldesa.it

21:30 Oratorio della Compagnia SS. Trinità
(Piazza Don Valiani, accanto alla Pieve di Santa Maria Assunta)I racconti di 
Gruppo giovani 1998 – La storia del Quissipuò di Montelupo Fiorentino Paolo Fanciullacci – L’organino di nonno Beppe
Antonella Profeti – Una testimonianza di solidarietà e speranza Con il supporto drammaturgico di
S ilvia Bagnoli e Daniela Bertini, Associazione Il Gabbiano
 / Ingresso libero

Domenica 11 novembre
Dalle 11:00 alle 18:00 Centro della Cantieristica e del Canotaggio Piazza Cesare Battisti, 6

I WISH, ritratti fotografici di Stefano Lanzardo.
Un progetto di ritratti fotografici nei quali i cittadini raccontano il loro desiderio attuale più profondo. I ritratti andranno a creare un’opera in divenire che si costruirà fotografia dopo fotografia per terminare con la sua scomposizione, dando la possibilità a tutti di ritirare il proprio ritratto.Tutti i cittadini sono invitati a partecipare recandosi dalle 11.00 in poi presso il set fotografico allestito in palestra. Non sono previste prenotazioni.

17:00 Pubblica assistenza (via Antonio Negro, 9)

La merenda del Gruppo Fotografico Limite e del Circolo ARCI “Ivo Montagni”

Il racconto del Centro tradizioni popolari dell’Empolese Valdelsa con Letture dal fronte e dalla macchia a cura di Alessandro Bencistà e Io da bambino. Come si viveva l’Arno negli anni Trenta e Quaranta con Orazio Pierozzi accompagnati da fettunta con l’olio nuovo e bruschetta al pomodoro.
Costo a partecipante € 3,00

18:30 Fornace Pasquinucci – Piazza R.Dori
I racconti di Thomas Langnéblé – Dal Togo alla Toscana: una storia
di coraggio e integrazione
Luciano Prosperi – In ricordo di Luciano: lo sminamento del Voltone e Giovanni Volteggiani – Ottorino e le tre stelle
Con il supporto drammaturgia di 
Andrea Giuntini, Associazione Elicriso
Ingresso libero

20:30 Podere San Bartolomeo(via Larini, 62)

A cena da Gabriella Taviani. Il racconto del dottor Taviani

Menù a base di pappardelle e cinghiale in umido.
Costo a partecipante € 10,00 da corrispondere direttamente all’oste a titolo di rimborso spese. Prenotazione obbligatoria (massimo 10 persone) scrivendo a
info@museiempolesevaldesa.it

21:30 Fornace Pasquinucci (Piazza R.Dori)
I racconti di: Stefano Caioli – 1944: la storia dello zio Arturo
Lucia Campitoti – Una passione che mi scoppiò nel cuore Fernando Lazzeretti – Io sono il vino

Con il supporto drammaturgico dell’Associazione La Nave Ingresso libero

Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)
6 ottobre – 30 novembre 2018
 / Montelupo Fiorentino – Capraia e Limite – Montespertoli