Caduta di un un frammento di stucco, la Cappella Brancacci riapre da venerdì 2 a domenica 4 febbraio. Poi dal 5 chiusura per i lavori di ripristino

Contrordine parziale, nel giro di poche ore, in merito alla chiusura del percorso museale della Cappella Brancacci a Firenze dopo la caduta di un calcinaccio.

Infatti nel pomeriggio di giovedì 1° febbraio il Comune gigliato ha fatto sapere che il museo della Cappella Brancacci riapre venerdì 2 febbraio 2018, dopo la chiusura di giovedì 1 per le verifiche a seguito della caduta, mercoledì notte, di un frammento di stucco dal soffitto di una Cappella adiacente.

A cadere è stato un frammento di ala di un angelo decorativo posto ad un’altezza di circa dieci metri. Non ci sono stati danni e l’area è stata subito transennata e chiusa al pubblico. Dopo le verifiche dei tecnici, il museo, esclusa la Cappella dove si è verificato il distacco, riaprirà da venerdì 2 a domenica 4. Lunedì 5 febbraio inizieranno i lavori di ripristino e di verifica e fino al loro termine, preventivato in pochi giorni, il museo sarà chiuso.

L’ultima verifica alla Cappella dove si è verificato il distacco era stata fatta nel 2008. I servizi tecnici compiono periodicamente controlli sul patrimonio monumentale della città, con una spesa pari a un milione di euro circa l’anno. Da quest’anno sarà avviato un piano complessivo di manutenzione programmata che riguarda tutti i 320 monumenti. Lunedì 5, contestualmente ai controlli al soffitto della Cappella, saranno anticipati i controlli alla Chiesa nel suo complesso, che sarebbero dovuti iniziare a breve: gli ultimi lavori di manutenzione alle coperture risalgono al 2015, dopo che qualche mese prima erano state registrate infiltrazioni dovute a un nubifragio, e stanno per partire i cantieri per la vela campanaria (pari a 100 mila euro) e le coperture e gli intonaci del convento (600 mila). I tecnici hanno spiegato che il distacco dello stucco è dovuto presumibilmente alla degradazione naturale del materiale e non era prevedibile. (edl)