Branciaroli al Manzoni di Pistoia con “Medea”. Marta Cuscunà a Rifredi con “Sorry, Boys” (un patto segreto per 12 teste mozze)

IL RITORNO DI MEDEA A PISTOIA DOPO 22 ANNI

Franco Branciaroli è di nuovo protagonista, nei panni femminili di “Medea”, della storica, innovativa edizione diretta da Luca Ronconi nel 1996 e riallestita da Daniele Salvo. Un doveroso omaggio al grande Maestro, scomparso nel 2015, da parte di uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza (basti ricordare spettacoli impressi nella memoria collettiva come La vita è sogno, Prometeo incatenato, Lolita). Lo spettacolo, prodotto da CTB Centro Teatrale Bresciano /Teatro de Gli Incamminati/ Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europ è in scena al Teatro Manzoni di Pistoia dal 2 al 4 febbraio 2018 (che la ospitò già 22 anni fa) e rappresenta una pietra miliare della storia del teatro nazionale.

CENTRO TEATRALE BRESCIANO MEDEA
Franco Branciaroli in “Medea” (ph. Umberto Favretto)

Nel cast anche Alfonso Veneroso (Giasone), Antonio Zanoletti (Creonte), Tommaso Cardarelli (Pedagogo; Nunzio), Elena Polic Greco (Nutrice), Livio Remuzzi (Egeo), accompagnati da Francesca Mària, Serena Mattace Raso, Odette Piscitelli, Elena Polic Grecco, Alessandra Salamida, Elisabetta Scarano, Arianna di Stefano (Donne di Corinto), Matteo e Raffaele Bisegna (Figli di Medea). Scene, costumi e luci sono di Francesco Calcagnin, Jacques Reynaud rie Sergio Rossi, ripresi rispettivamente da Antonella Conte, Gianluca Sbicca e Cesare Agoni.

CENTRO TEATRALE BRESCIANO MEDEA
“Medea” (ph. Umberto Favretto)

Se le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare questo personaggio come il prototipo dell’eroina combattuta tra il rancore per il proprio uomo e l’amore per i propri figli, e le analisi sociologiche tendono a trasformare la principessa della Colchide in una sorta di precorritrice del movimento femminista, in realtà Medea è il prototipo della minaccia impersonata da uno straniero, che approda in una terra che si vanta di avere il primato della civiltà.

La compagnia incontrerà il pubblico sabato 3 febbraio alle ore 17.30 al Saloncino Manzoni (Corso Gramsci, 127), a condurre l’incontro Saverio Barsanti, direttore artistico dell’Associazione TeatralePistoiese (ingresso libero fino ad esarimento posti).

Prevendita spettacolo alla Biglietteria del Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112) e su www.teatridipistoia.it e www.boxofficetoscana.it

MARTA CUSCUNÀ SUL PALCO CON “SORRY, BOYS”

Andrà in scena al Teatro di Rifredi da giovedì 1° a sabato 3 febbraio 2018 lo spettacolo di Marta Cuscunà “Sorry, boys” (nella foto sopra il titolo), che porta come sottotitolo Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze: un intreccio di voci per raccontare una storia realmente accaduta nel 2008 a Gloucester, nel Massachusetts. Diciotto ragazze di una scuola superiore, tutte under 16, rimangono incinte contemporaneamente. La cosa veramente sconvolgente è che sembra che la vicenda non fosse frutto di una strana coincidenza ma di un patto segreto. Le ragazze avrebbero preso questa decisione per aiutarsi una con l’altra e allevare i bambini tutte insieme, in una specie di comune femminile, per proteggersi così dalle violenze dei maschi che vedono quotidianamente nell’ambito familiare.

Sorry, boys2@Daniele Borghello
“Sorry, Boys” (ph. Daniele Borghello)

Una delle ragazze confessò di aver voluto creare un piccolo mondo nuovo e una famiglia tutta sua dopo aver assistito a un terribile femminicidio. A Glouchester infatti non passava giorno senza che il dipartimento di polizia ricevesse segnalazioni di violenza maschile in famiglia. Questa situazione spinse 500 uomini della cittadina ad organizzare una marcia di protesta per sensibilizzare la comunità al problema. Uomini contro la violenza consapevoli del fatto che la violenza maschile è un problema delle donne ma che soltanto gli uomini possono veramente risolvere, cambiando la cultura maschile dominante che continua a causare queste tragedie.

Questo l’antefatto: nel nero della scena, sbucano due schiere di teste mozze. Appese. Da una parte gli adulti, i genitori, il preside, l’infermiera della scuola. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Marta Cuscunà si muove leggera dietro la struttura metallica che regge le teste, manovrando il meccanismo che regola il movimento facciale e producendo dodici voci dialoganti. Ciascuna con la propria identità vocale ed emotiva, che resta salda e definita nonostante il ritmo sostenuto del botta e risposta.

Con “Sorry, Boys” Marta Cuscunà ha vinto il Premio Rete Critica 2017 così motivato dalla giuria: “il suo lavoro riesce a comunicare con grande efficacia e partecipazione emotiva la possibilità di fondere sulla scena diverse forme espressive, dalle arti figurative alle tecniche drammaturgiche e cinematografiche”.

Per informazioni. 055/422.03.61 – www.toscanateatro.it
Prezzi. Ingresso intero € 16,00 – ridotto € 14,00
Prevendita. Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato (ore 16:00 – 19:00) | biglietteria@toscanateatro.it
Box Office in tutti i punti del circuito e www.boxol.it | Il Teatro di Rifredi è un punto Box Office.