Biennale dell’Antiquariato: in mostra a Firenze tremila opere e alcune rarità. La nuova scenografia di Matteo Covino, la mostra di Urs Fischer (con fotogallery)

Oltre 3.000 opere provenienti da ottanta gallerie italiane e straniere. Ci saranno arredi e dipinti, sculture e altri oggetti d’arte che, temporalmente, arrivano fino agli anni Ottanta del XX secolo. Una manifestazione che raccoglie eccellenze antiquarie capaci di richiamare la presenza di direttori di musei, curatori di collezioni e privati provenienti da tutto il mondo. Sono questi alcuni dei numeri della Biennale dell’Antiquariato di Firenze (sopra il titolo ph. Gianluca Moggi / New Press Photo), che quest’anno celebra la trentesima edizione nelle sale di Palazzo Corsini dove andrà in scena con un nuovo allestimento progettato da Matteo Corvino, interior designer e scenografo. Si tratta di un allestimento che si apre alla modernità e che sarà reinterpretato già dalla prossima edizione: è caratterizzato da un soffitto di vetro nel percorso centrale per garantire maggiore luminosità agli spazi interni e aprire suggestivi scorci sulle architetture seicentesche della facciata del Palazzo. Mentre, dalla terrazza, si svelerà un effimero giardino pensile all’italiana dove bordure di bosso incorniceranno le grandi lastre di cristallo che evocheranno con i loro riflessi un lungo bacino d’acqua.

La Biennale, che sarà aperta a partire da sabato 23 settembrefino al 1° ottobre 2017, presenta anche una sezione dedicata all’arte contemporanea dedicata a una mostra dell’artista svizzero Urs Fischer allestita con la collaborazione del Comune di Firenze.

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Dario Nardella sindaco di Firenze (primo a sx) con Fabrizio Morelli e Carlo orsi (ph. Gianluca Moggi / New Press Photo)

In attesa dell’apertura al pubblico, c’è stata un’anteprima con il sindaco di Firenze Dario Nardella e del Segretario Generale della Biaf Fabrizio Moretti. L’inaugurazione ufficiale della Biennale è comunque fissata per sabato 23 settembre alle 10.30 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con il sindaco Nardella e l’artista Urs Fischer, a cui farà seguito il taglio del nastro a Palazzo Corsini.

La commissione scientifica – Le tremila opere esposte alla Biaf sono state selezionate e vagliate da una Commissione Scientifica internazionale di esperti per ogni settore: Andrea Bacchi, Massimo Bartolozzi, Sandro Bellesi, Daniele Benati, Mauro Berti, Silvestra Bietoletti, Andrew Butterfield, Elena Capretti, Simone Chiarugi, Enrico Colle, David Ekserdjian, Maria Cecilia Fabbri, Carlo Falciani, Arturo Galansino, Aldo Galli, Giancarlo Gentilini, Richard Knight, Anna Bozena Kowalczyk, Francesco Leone, Dora Liscia Bemporad, Jean-Patrice Marandel, Paola Marini, Fernando Mazzocca, Luca Mor, Claudio Pizzorusso, Francesca Pola, Nicoletta Pons, Giovanni Pratesi, Carmen Ravanelli Guidotti, Eric Schleier, Davide Sestieri, Nicola Spinosa, Carl Strehlke, Maria Cristina Terzaghi, Roberto Valeriani, Marco Voena.clayursfischer

La mostra di Urs Fischer – Conferma della sempre maggiore apertura verso l’arte contemporanea è poi la mostra dell’artista svizzero Urs Fischer, promossa da Biaf e dal Comune di Firenze (nella foto a sinistra “Clay”, opera di Urs Fischer). Ideazione del progetto e direzione artistica sono di di Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, la mostra è a cura di Francesco Bonami ed è realizzata da Associazione Mus.e. Dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018 si potranno così ammirare in Piazza Signoria l’istallazione della scultura monumentale di 12 metri Big Clay e le riproduzioni in cera di Bonami e Moretti che si consumeranno lentamente sull’ Arengario di Palazzo Vecchio, a simboleggiare la finitezza umana in contrasto con la durevolezza dell’arte.

Il gala dinner – Giovedì 21 settembre nel Salone del Trono si terrà il gala dinner in onore degli oltre 700 ospiti della Biaf: attesi, come già accennato, collezionisti e direttori di musei da tutto il mondo. La coreografia della serata, che si concluderà con uno spettacolo pirotecnico, è a cura di Matteo Corvino e Warly Tomei. Vini offerti da Antinori e catering affidato a Harry’s Bar Firenze.

I premi – Come per le passate edizioni, giovedì 27 settembre alle 11 saranno assegnati i premi per la più bella scultura e per il più bel dipinto fra quelli esposti in mostra, mentre alle 16 sarà consegnato ad Alberto Angela il premio “Il Lorenzo d’Oro”, riconoscimento riservato ad autori o registi che si sono distinti nella realizzazione di documentari o film dedicati all’arte.

OPERE ESPOSTE

Le opere pittoriche – Tra i dipinti, spiccano un San Paolo dello Spagnoletto (Jusepe de Ribera), olio su pannello di forma ovale datato 1648, che sarà esposto allo stand di Colnaghi; un originale Ritratto di Barbara van Beck, olio su tela di scuola italiana della fine del Seicento proposto dalla londinese Agnews, che immortala la giovane Barbara affetta dalla rara malattia genetica “universalis ipertricosi” o “sindrome del lupo” e per questo ricoperta da un’anomala peluria sul viso e sul corpo; una coppia di dipinti di Abraham Louis Rodolphe Ducros presentati da Walter Padovani, che rappresentano La Fonte di Aretusa in Sicilia e Le Terme di Caracalla, scorci tra i più popolari per i viaggiatori stranieri all’epoca del Grand Tour, il primo, ad esempio è di diretta derivazione da un disegno dal vero, eseguito durante un viaggio dell’artista in Sicilia e nel Mezzogiorno nel 1778 e oggi conservato al Rijskmuseum di Amsterdam; una veduta di Roma, Piazza della Bocca della Verità, con Santa Maria in Cosmedin e il tempio di Ercole Vincitore, Roma di Gaspare Vanvitelli (Gaspar Van Wittel), visibile nello stand di Cesare Lampronti Old Masters Paintings; un’Allegoria dell’Amore di Bernardino Licinio che si troverà nello stand di Robilant+Voena.

La scultura – A rappresentare la scultura, il capolavoro ritrovato di Romolo Ferrucci del Tadda,  Il Villano di Livorno, opera commissionata per onorare il popolo livornese fedele alla Repubblica Fiorentina, che difese la città dall’assedio delle truppe dell’Imperatore Massimiliano I nel 1496, smarrita nel 1700 e ricomparsa ad inizio Novecento nella prestigiosa collezione Tammaro de Marinis a Firenze, che sarà presentata nello stand che riunirà le gallerie fiorentine Bacarelli Antichità e Botticelli Antichità; una terracotta raffigurante la Madonna con il Bambino benedicente del tipo detto ‘Madonna Morgan’ realizzato da Mino da Fiesole e bottega portata da Longari Arte Milano; una scultura in legno di tiglio di Giovanni Angelo Del Maino che raffigura San Giovanni Evangelista (figura da un Compianto) databile al terzo decennio del XVI secolo, da Meheringer Benappi.

Il Novecento – L’arte del novecento sarà rappresentata dalla mostra dedicata a Mirko Basaldella ospitata dallo stand di Copetti Antiquari, che ripercorre le varie fasi della carriera di uno fra i protagonisti dell’arte moderna friulana, dai ritratti degli anni giovanili alle sculture monumentali, fino alle opere in cemento o legno che ne attestano la vocazione sperimentale e polimaterica; dal Paesaggio di Mario Sironi, tempera su carta che fa parte dei numerosi disegni presentati dalla Romano Fine Art; dai disegni di Gustav Klimt, tra i quali uno studio per la celebre Salomé, proposti dalla viennese W&K Wienerroither & Kohlbacher.

Il contemporaneo – Passando al contemporaneo, Cortesi Gallery esporrà Untitled (Rasterbild), 1958-1972, opera di Otto Piene, noto fondatore del Gruppo Zero; A.1 (olio, sacco e pietra pomice su tela, 1953) di Alberto Burri sarà in mostra da Tornabuoni Arte; La Galleria d’Arte Frediano Farsetti presenta una Superficie bianca di Enrico Castellani del 1980; La Sperone Westwater sarà presente con l’opera Pic-nic di Arman, carta argentata in teca del 1960.

Mobili, tappeti e non solo – Tra gli arredi spiccano l’imponente paravento in stile liberty Onde, damigelle di Numidia e scorfano di Galileo Chini formato da quattro tavole dipinte ad olio, visibile nello stand della Galleria Gomiero; la collezione di tappeti antichi di Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, tra cui un Ushak Tintoretto proveniente dall’Anatolia occidentale, realizzato nel XVI secolo e decorato da un medaglione quadrilobato rosso e blu con al centro una forma romboidale, che prende il nome dal maestro del colorismo veneto del secondo Cinquecento, che spesso rappresentò questa tipologia di tappeto nei suoi dipinti; un rarissimo lampadario “a chiocche” a ventisei bracci su due ordini di palchi in vetro trasparente e policromo, realizzato dalla fornace Giuseppe Briati di Murano nella prima metà del XVIII secolo e proveniente da Palazzo magnani Feroni di Firenze, che si potrà ammirare da Piva & C.

La mostra – Tra le altre iniziative in programma, la mostra “Inaspettate ‘delizie’ in un’alcova. Dalla Collezione d’Arte della Fondazione CR Firenze” che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, esporrà 11 tesori della sua preziosa collezione d’arte, tra cui opere di Giotto, Gaspar van Wittel, Pietro Annigoni, Pietro Chellino; la video installazione “La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo” di Matilde Gagliardo, originale opera formata da 21 ritratti di rappresentanti delle maestranze della manifattura Richard Ginori, un’eccellenza che fa parte del nostro patrimonio storico; il charity event di venerdì 29 settembre, una cena ad inviti nel Salone del Trono di Palazzo Corsini, in favore di Engera – Africa Caring People ONLUS, organizzazione che lavora per la tutela della salute della popolazione etiope; e ancora numerose presentazioni di libri sull’arte e l’antiquariato con esperti e curatori.

Informazioni tecniche – Uno speciale percorso congiunto, in collaborazione con Palazzo Strozzi, permetterà di ammirare alcune delle opere più rappresentative dell’arte italiana e non solo a prezzo scontato. Infatti, i visitatori della Biennale avranno una riduzione da 12 a 9 euro sul biglietto d’ingresso alla mostra “Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna”, che si inaugurerà a Palazzo Strozzi il prossimo 21 settembre, mentre i visitatori della mostra di Palazzo Strozzi potranno ammirare le opere della 30° Biennale Internazionale dell’Antiquariato ad un prezzo ridotto di 10 euro, anziché 15.

Per la copertina della nuova edizione della rivista BIAF Magazine, realizzata da Gruppo Editoriale, è stata scelta l’opera del fotografo Mimmo Jodice “Alba Fucens”, fotografia del 2008 che ritrae una scultura dell’antichità classica, che sarà visibile a Palazzo Corsini per tutta la durata della Biennale.

BIAF 2017 si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Main sponsor: Toscana Aeroporti, AXA ART.

Partners: Art Defender, Banca Cambiano, Federalberghi Firenze, Fratelli Piccini, Il Bisonte, Pineider, Porsche e Centro Porsche Firenze, Stefano Ricci, Dr. Vranjes.
Media partners: Antiquariato, Apollo, Artribune, Artslife.

Date e orari: dal 23 settembre al 1 ottobre 2017, dalle 10,30 alle 20,00. Giovedì 28 settembre 2017 dalle ore 10,30 alle 19,00

Biglietto: € 15, ridotto € 10

www.biaf.it