Annie Féolde inaugura come madrina la settimana delle Anteprime dei vini toscani. E racconta se stessa e la sua cucina: “Io, francese, ho trovato qui la mia seconda casa”
“In Toscana sono rimasta perché qui ho trovato la mia seconda casa, i profumi delle mie terre d’origine e ho potuto esprimermi senza essere ingabbiata nelle regole della cucina francese”. Con queste parole Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri), madrina di PrimAnteprima, è intervenuta alla Fortezza da Basso di Firenze, nel corso del giornata che ha inaugurato la Settimana delle Anteprime di Toscana 2019 promossa da Regione e PromoFirenze, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze. “Ho iniziato a cucinare e a fare cucina al servizio del vino. Cucinavo per accompagnare il vino che veniva bevuto con gran gusto. E poi da francese ho pensato fosse necessario mettere le due cose insieme: vino e cucina. Anche se non ho memoria dei nomi di tutti i vini toscani so bene che ci sono dei vini ottimi e sono ancora da spingere, bisogna osare con i mercati internazionali”.
La mattinata si è chiusa con il messaggio dell’archistar Renzo Piano: “Il vino è una di quelle invenzioni inevitabili. Non si poteva farne a meno – afferma l’architetto nel video realizzato in esclusiva per la manifestazione – . Le cantine sono monumenti fini a se stessi. Un edificio che più semplice non si può immaginare. Sappiamo tutti però che non è così facile da ottenere, bisogna struggersi per arrivare alla semplicità”.
Nella due giorni il vino delle denominazioni toscane si è presentato ai mercati esteri, tra etichette colorate, cantine d’autore e storie di grande tradizione, celebrate con una cena di gala nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. “BuyWine sta dando grandi risultati: l’incontro tra seller e buyer produce oltre che a contatti anche contratti – afferma Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana – ma non è tutto: PrimAnteprima dà il via alle Anteprime di Toscana che fino al 16 febbraio vedranno giornalisti internazionali e buyer da 44 paesi del mondo nei nostri territori, nelle nostre cantine e nei nostri vigneti”.
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