Amore, passione e morte: “Rigoletto” in scena a Sassari con il baritono Vladimir Stoyanov nei panni del buffone. Scenografie di Leila Fteita

Un quadro del Cinquecento in cui viene ritratta una grande storia popolare, di amore, passione e morte. Così i registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi hanno immaginato Rigoletto, una delle più amate opere di Giuseppe Verdi, musicata su libretto di Francesco Maria Piave e rappresentata per la prima volta alla Fenice di Venezia nel 1851. Terzo appuntamento con la Stagione lirica di Sassari, andrà in scena al Teatro Comunale venerdì 9 novembre 2018 alle 20,30 e domenica 11 alle 16,30.

I due registi hanno raccontato la loro visione del capolavoro versiamo in anteprima nell’aula magna del liceo “Azuni” di Sassari, davanti a tantissimi studenti. «Siamo molto contenti di essere qui perché la musica e l’opera in particolare devono essere anche vostre, delle giovani generazioni – hanno detto – ed è sbagliato pensare “non vado all’opera perché non me ne intendo”. Ci vuole soltanto un po’ di pazienza e la disponibilità ad ascoltare una tragedia che va dritta al cuore delle persone: quanta invidia per chi ancora non la conosce e verrà a teatro a vederla».

Gli aspetti musicali e alcune particolarità dell’opera sono stati descritti da Matteo Beltrami, direttore dell’Orchestra dell’Ente concerti per il Rigoletto sassarese, una coproduzione con il Teatro Coccia di Novara. «Un’opera dai toni scuri, straordinaria – ha spiegato – perché ha dentro tutto e una musica adatta ad ogni situazione, a partire dal preludio che inizia con il tema della Maledizione scagliata da Monterone a Rigoletto e al Duca di Mantova: bastano pochi secondi per cogliere la solennità di quel momento», ha spiegato. Straordinaria la resa dei personaggi dal punto di vista musicale, dai protagonisti Rigoletto, Gilda e il Duca di Mantova fino a quelli secondari, come Sparafucile: un vero capolavoro che, fin dalla sua gestazione, ha dovuto fare i conti con la censura politica e religiosa, così come il dramma da cui il libretto è tratto, Le roi s’amuse di Victor Hugo.

Rigoletto è tra le opere maggiormente rappresentate a Sassari dal 1952, cioè da quando l’Ente Concerti cura la Stagione lirica (ben otto volte) ma è stata sempre presente nel cartellone sassarese: un’esecuzione del 1886 nell’allora neonato Teatro Politeama venne diretta da Luigi Canepa. L’ultimo Rigoletto in città è del 2010.

A vestire i panni del buffone crudele e disperato sarà il baritono di origine bulgara Vladimir Stoyanov, grande esperto nel ruolo; il Duca di Mantova sarà il tenore Giulio Pelligra, mentre Gilda sarà interpretata dal soprano polacco Aleksandra Kubas-Kruk. Nel cast anche Francesco Leone (il Conte di Ceprano/un Usciere), Andrea Comelli (Sparafucile), Sofia Janelidze (Maddalena), Serena Muscariello (Contessa di Ceprano/Giovanna), Fulvio Fonzi (Monterone), Stefano Marchisio (Marullo), Didier Pieri (Borsa) e Veronica Abozzi (Paggio).

I costumi cinquecenteschi di Nicoletta Ceccolini si muovono sulle scenografie ideate da Leila Fteita per uno spettacolo di grande effetto, valorizzato dal disegno luci di Tony Grandi. La prima rappresentazione è prevista per venerdì 9 novembre alle 20,30, la replica domenicale l’11 novembre, come sempre alle 16,30. Mercoledì 5 il Comunale ospiterà l’Anteprima giovani dedicata ai ragazzi delle scuole.