Firenze, Gustav Klimt si affida ai proiettori laser e ai “visori di realtà virtuale”

Le nuove tecnologie irrompono con immagini per un totale di oltre 40 milioni di pixel all’interno dell’ex chiesa (oggi consacrata) di Santo Stefano al Ponte, a Firenze, dove Gustav Klimt, o meglio alcune delle sue opere, si possono osservare attraverso immagini ad altissima risoluzione che vengono proiettate sui soffitti, sul pavimento, sulle pareti da una trentina di videoproiettori laser che “sparano” su maxi schermi. klimtilbacioMa non solo, perché si potranno utilizzare per l’osservazione, per la prima volta, i visori di realtà virtuale della Samsung (sviluppati da Orwell, azienda italiana del settore tecnologico) che permettono agli spettatori di godere di una immagine tridimensionale. In pratica è come “entrare” all’interno dell’opera proiettata. Questa nuova mostra organizzata da Crossmedia resterà aperta fino al 2 aprile del 2017. Sarà visitabile tutti i giorni ad eccezione di Natale, dalle10 alle 19, biglietto 13 euro (previste riduzioni).

L’evento fiorentino (l’ex chiesa  che ospita questa esposizione multimediale si trova in pieno centro, nei pressi di Ponte Vecchio) dedicato a Klimt, le cui opere e alcuni suoi scritti sono stati sezionati in circa 700 immagini, segue quello di “Van Gogh Alive” dello scorso anno  e di “Leonardo Alive”. Fra le settecento e passa visioni multimediali, non mancano opere di Klimt, artista austriaco conosciute ovunque nel mondo, come “Giuditta” e “Il bacio” (la prima nella foto grande sopra al titolo, la seconda in alto a lato:per entrambe le tele si tratta di particolari dell’opera).