150 anni sul palcoscenico del Teatro del Popolo di Castelfiorentino: ecco il libro che ne racconta la storia e le curiosità

Sabato 16 dicembre 2017 alle 17 presso il Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino, il professor Pietro Clemente dell’Università di Firenze presenterà il volume Il Teatro del Popolo di Castelfiorentino 1867-2017. Storia e memoria.
Il volume contiene, dopo le presentazioni del sindaco Alessio Falorni e di Paolo Regini, presidente di Banca Cambiano 1884 s.p.a., saggi di Maria Cristina Giglioli (Il Teatro del Popolo. Memoria, presente, futuro), Fabio Dei (Il popolo del Teatro: scene di egemonia culturale nel cuore della provincia toscana), Luigi Zangheri (Vicende dei “fondatori” del Teatro del Popolo), Stefania Petrillo (Tra teatro e santuario), Paolo De Simonis (Posti distinti attorno al piazzale: visioni e rappresentazioni del teatro a Castelfiorentino), Giovanni Parlavecchia (“Funzionale allo sviluppo culturale e civile dei cittadini”), Antonio Fanelli (Il Teatro del Popolo. Politiche culturali, tradizione civica e cultura popolare in un’area della “subcultura rossa”).

A seguire nelle sale espositive del Ridotto del Teatro sarà inaugurata la mostra documentaria dal titolo “Un’opera resa necessaria dalla segnalata civiltà del paese”. “La mostra – afferma Maria Cristina Giglioli, presidente della Fondazione Teatro del Popolo – è stata realizzata nell’ambito del programma di iniziative per il 150° anniversario, occasione per riflettere su come esso sia stato in passato, e ancora oggi, il luogo dove si è riflessa la socialità di una intera comunità e dove, per tante generazioni, si sono ritrovati gli elementi fondanti della storia e della cultura del nostro paese”.

Il sindaco Alessio Falorni sottolinea come “la genesi del Teatro fu il risultato del rapporto che si instaurò tra cultura alta e cultura popolare; nella sua costruzione si ritrovano sia l’affermazione del ceto dirigente locale, sia la spinta delle classi popolari, forti della secolare passione dei castellani per il teatro e la lirica”. Per Paolo Regini, presidente di Banca Cambiano 1884 s.p.a., la costruzione del Teatro “costituì uno dei momenti rilevanti del processo di sviluppo di Castelfiorentino nella seconda metà dell’800, che vide sorgere un ricco tessuto di associazioni e istituzioni, tra cui la Cassa di prestiti di Cambiano, oggi Banca Cambiano 1884 s.p.a.”.

Giovanni Parlavecchia, curatore della mostra, spiega che i documenti esposti “provengono, per la maggior parte, dall’archivio dell’Accademia teatrale Operosi Impazienti”, che, come ha scritto Luigi Zangheri, “è in grado di restituire pienamente la vivacità culturale e civile vissuta a Castelfiorentino in un secolo e mezzo di storia”.

Nella scelta dei documenti e dei manifesti degli spettacoli, aggiunge Parlavecchia, “selettiva per motivi di spazio, si sono privilegiati quelli più antichi e quelli che, per contenuto, grafica, ecc., possono suscitare un interesse nel pubblico”.
Non mancano curiosità per il visitatore, che potrà vedere il “Buono per lire una” della sottoscrizione popolare per il finanziamento dei lavori, conoscere quanto fu l’incasso di Norma, l’opera inaugurale del Teatro, scoprire che oltre 100 anni fa vi si svolgeva già la Pentolaccia, quante persone assistettero alla proiezione di un film nel 1910, il giorno in cui il Teatro dovette ospitare “soldati bovari” per la “pesatura del bestiame” e quando fu requisito dal Genio Militare e usato come deposito di foraggi. Si potranno vedere sui manifesti i nomi dei tanti castellani che si esibirono in Teatro subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, gli incassi della Pentolaccia con Nilla Pizzi e con Fred Buscaglione, quali film si proiettavano nel gennaio 1961 e tanto altro.

Il programma della stagione e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.teatrocastelfiorentino.it e sulla pagina Facebook Teatro Del Popolo Castelfiorentino.
Per informazioni Teatro del Popolo 0571 633482 e Giallo Mare Minimal Teatro 0571 81629-83758, info@giallomare.it